La Gazzetta dello Sport

Pippo deluso: «Ci va tutto storto, sotto col lavoro»

●«A ogni tiro in porta ci fanno gol, noi 6 occasioni e nulla di fatto. L’arbitro? C’era rigore per noi, ma non recrimino»

- Francesco Gambaro GENOVA

Pippo Inzaghi non sa più a che santo votarsi. Il suo Bologna tiene bene il campo per oltre un’ora e viene punito alla prima vera occasione del Genoa. Così la casella delle vittorie resta tristement­e vuota, come quella dei gol segnati. «Ogni volta che ci tirano in porta, fanno gol – sottolinea l’allenatore bolognese –. Leggo che abbiamo avuto 6 occasioni, mentre il nostro portiere non ha fatto una parata. Non ci va bene nulla. Nel primo tempo abbiamo concesso solo tre cross al Genoa e a Marassi ci può stare. Questa partita la poteva sbloccare solo una grande giocata e Piatek l’ha fatta. Abbiamo avuto grosse difficoltà solo dopo l’1-0 perché ci siamo aperti e sbilanciat­i alla ricerca del pareggio. Prima non ricordo parate di Skorupski. Fino all’1-0 non avevo la sensazione che potessero farci gol. Non posso rimprovera­re nulla ai ragazzi se non di non aver fatto gol». A peggiorare le cose, anche l’espulsione di Pulgar per un brutto fallo su Romulo: «Pulgar ha fatto un fallo inutile e ne pagherà le conseguenz­e perché starà fuori. Deve crescere, come tutta la squadra. Dispiace che non vengano i risultati, ma dobbiamo continuare a lavorare perché è l’unica medicina che conosco». Inzaghi non vuole attribuire la sconfitta alle decisioni arbitrali, ma alcune di queste non gli sono piaciute: «Su Okwonkwo c’era rigore, il gol del Genoa è nato da un fallo che c’era per noi. Non voglio recriminar­e, ci prendiamo le nostre responsabi­lità, ma da questo punto di vista non siamo fortunati».

IL DS ROSSOBLÙ Riccardo Bigon non vede tutto negativo: «Le prestazion­i ci sono, finora nessuna squadra ci ha messo sotto sul piano del gioco. Mancano i gol, ma se mi fossi presentato a Bologna quest’estate con Piatek mi avreste chiesto chi fosse. L’anno scorso abbiamo vinto a Genova grazie a un episodio, quest’anno hanno vinto loro con un episodio una partita che non meritavamo di perdere. Dobbiamo lavorare uniti e a testa bassa. Abbiamo tutte le carte per giocarcela».

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Filippo Inzaghi, 45 anni, discute con un gruppo di suoi giocatori GETTY

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