La Gazzetta dello Sport

Cassani e l’Italia d’assalto «Nibali? Spero si sblocchi come Cristiano Ronaldo»

● Al 40° piano del grattaciel­o Generali a Milano, con vista sul Vigorelli, nasce la Nazionale per il Mondiale. Il c.t.: «Moscon ha la grinta giusta»

- Ciro Scognamigl­io MILANO twitter@cirogazzet­ta

L’aria ispira paragoni calcistici. «Nibali il nostro centravant­i? Vincenzo è un inventore. Speriamo faccia come Cristiano Ronaldo…». Il c.t. Davide Cassani sa che il portoghese della Juventus, dopo i primi 3 turni di campionato a secco, ha appena castigato il Sassuolo con una doppietta. Così auspica una simil-rinascita per lo Squalo: una Vuelta di grande sofferenza, l’ultimo test sabato al Memorial Pantani, e poi un Mondiale di Innsbruck «dove non potrà essere l’uomo da battere. Dopo l’infortunio al Tour è stato fermo 20 giorni. Ha fatto un miracolo. Spero che arrivi al 90% della forma e poi si vedrà. Sa che cosa può dare. E si chiama Vincenzo Nibali».

AMBIENTE L’ambiente stimola i sogni. Il cielo non sembra poi così lontano. Dal 40° piano del grattaciel­o Generali a Citylife, uno dei simboli della Milano che si rinnova di continuo, si ammirano il Vigorelli e una vista mozzafiato. Le Nazionali per l’Austria — nuova maglia compresa — nascono qui, dopo l’orgogliosa introduzio­ne del Presidente federale Renato Di Rocco: «Un anno-record, siamo a 76 medaglie contro le 73 del 2017. Contiamo 83 piazzament­i tra il quarto e il nono posto, con 399 convocazio­ni in azzurro». E Cassani, giustament­e, non fa nulla per nascondere l’emozione. Che si trasforma in commozione quando si ricorda Michele Scarponi, che il 25 settembre (durante la settimana iridata) avrebbe compiuto 39 anni. Un incidente stradale mentre si allenava, il 22 aprile 2017, gli era stato fatale «Sarà il nostro nono uomo. Vinse a Innsbruck al Tour of the Alps pochi giorni prima di morire. Gli avevo detto che per ritirarsi avrebbe dovuto aspettare questo Mondiale, avevo bisogno di lui…».

VITA «La maglia azzurra è la mia vita. Il giorno delle convocazio­ni quasi mi imbarazza», ribadisce Cassani nel ricordare gli ultimi predecesso­ri: Paolo Bettini, Franco Ballerini e naturalmen­te il mito Alfredo Martini: «Mi convocò nel 1983 per la prima volta, mettendomi in camera con Marino Amadori (attuale responsabi­le degli Under 23, ndr). Lui per sciogliere la tensione delle vigilie fumava un po’ di più, io corro a piedi o faccio un giro in bici». Sono undici i nomi che dà il c.t.: l’ossatura è composta da Nibali, Aru, Moscon, Caruso, Pellizotti (regista) e De Marchi, mentre per gli altri due posti – due le riserve – sono in ballo Pozzovivo (il suo posto dipende da quale tattica sceglierà il c.t.), Visconti, Brambilla, Cataldo e Formolo (ora l’11° nella gerarchia: «Mi aspettavo di più dalla sua Vuelta»). Lunedì, una volta completate le premondial­i – Toscana, Sabatini, Pantani, Matteotti – Cassani scioglierà le ultime riserve. «Sono leggerment­e preoccupat­o, ma fiducioso. Ormai

è chiaro a tutti che l’avviciname­nto non è stato quello sperato, ma non ci dobbiamo piangere addosso». Confermati i cronomen: De Marchi e Felline. E anche gli uomini da battere per la prova in linea: «Alaphilipp­e, Roglic, Adam più di Simon Yates. E di certo non escludo Sagan».

UOMINI Ritorna il paragone calcistico. «Abbiamo un centrocamp­o fortissimo con De Marchi e Caruso, soprattutt­o… per quanto riguarda Aru, per adesso è tra i titolari. Ha le porte aperte, è un azzurro nell’anima anche se il suo anno non è stato quello che sperava. Ma lo ricordate ai Giochi di Rio? Moscon è tornato alla grande, ho faticato a convincerl­o di non fare la crono, avevo bisogno che facesse due allenament­i lunghi, ma parteciper­à alla cronosquad­re. Ci potrebbe essere l’incognita della distanza, ma Gianni ha classe ed è forte. Rispetto agli anni scorsi, ci saranno meno Nazioni per controllar­e la corsa. Olanda, Francia, Spagna e Colombia hanno gli uomini per un attacco da lontano. Sarà un Mondiale che si potrà decidere anche prima dell’ultimo giro, prima di quel terribile strappo. Non toccherà a noi il controllo, ma dovremo farci trovare pronti. Sempre».

«MICHELE SARÀ IL NOSTRO NONO UOMO. ERA IL SUO MONDIALE» IL C.T. DAVIDE CASSANI RICORDANDO SCARPONI

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 ??  ?? Il presidente Fci, Renato Di Rocco, 70 anni, e il c.t. Davide Cassani, 57, presentano la maglia azzurra. A destra, Vincenzo Nibali, 33 anni, 4° al Mondiale 2013, e Gianni Moscon, 24, 1° all’Agostoni BETTINI
Il presidente Fci, Renato Di Rocco, 70 anni, e il c.t. Davide Cassani, 57, presentano la maglia azzurra. A destra, Vincenzo Nibali, 33 anni, 4° al Mondiale 2013, e Gianni Moscon, 24, 1° all’Agostoni BETTINI
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