Mazzarri l’alchimista progetta un Torino camaleonte
●Iago salta il Napoli, Soriano è a rischio. Ora quattro gare in 13 giorni: la squadra cambia
Fedele per vocazione al 35-2, duttile per necessità nel passaggio a un 3-42-1 o 3-4-1-2, Walter Mazzarri l’alchimista prepara le prossime quattro giornate del Toro a handicap. Innanzitutto perché le brutte notizie non viaggiano mai sole, e oltre allo stop (preventivabile) di Iago Falque, che salterà almeno due partite, il tecnico granata deve fare i conti con un altro titolarissimo a rischio, Soriano, le cui condizioni verranno valutate meglio oggi. Le alternative in rosa non mancano, ma servirebbe tempo per provarle con calma.
TURNOVER Il Toro, infatti, è atteso da quattro gare in tredici giorni, fra domenica prossima e il 5 ottobre. Considerando la perdurante indisponibilità dei convalescenti Lyanco e Ansaldi, se De Silvestri ce la dovesse fare, contro il Napoli via libera al 3-5-2, con Ola Aina sulla fascia sinistra, Rincon al rientro in mediana e la coppia d’attacco Belotti-Zaza, che ieri hanno lavorato insieme in allenamento per sincronizzare i movimenti offensivi. Considerando, poi, che l’ex Valencia non è ancora al top della condizione, e difficilmente potrebbe affrontare due gare da titolare in quattro giorni, è possibile che a Bergamo, mercoledì prossimo, Mazzarri opti per un 3-5-1-1, con Soriano (se potrà recuperare) alle spalle del Gallo, che ha già trovato un’ottima intesa con Zaza anche fuori dal campo. Se anche De Silvestri non dovesse farcela, Ola Aina verrebbe dirottato a destra, con Berenguer (o Parigini) sulla fascia opposta.
MEDIANA A centrocampo, invece, è scontato il rientro di Rincon nell’undici titolare, con Baselli e il gigante Meité al suo fianco. Ieri Mazzarri ha fatto ripetere lunghe esercitazioni al Filadelfia in cui un attaccante andava incontro alla palla e l’altro attaccava lo spazio in profondità, un meccanismo già visto in estate da Iago Falque e Belotti. Non è solo un sottile gioco di equilibri tattici, ma anche di forze da calibrare nel modo giusto.
SIMILITUDINE Fatto curioso, dopo il Napoli i granata affronteranno in trasferta un’avversaria ostica come l’Atalanta di Gasperini, un altro «storico» allenatore alchimista in serie A ai tempi del Genoa, costretto a recuperare terreno in classifica. Per il Toro, dunque, è vietato scoprirsi. Un modulo alternativo a una mediana a cinque (quindi con due trequartisti e una punta) potrebbe essere riproposto a Verona con il Chievo e poi con il Frosinone (che Mazzarri affronterà in anticipo venerdì 5 ottobre) all’Olimpico Grande Torino prima della sosta. Ovvio che in questo ultimi due casi le scelte di Mazzarri non dipenderanno solo dall’avversario, ma anche dal... bollettino sanitario. Iago Falque, giocatore insostituibile nella rosa granata, resta la grande incognita e il vero ago della bilancia delle scelte di Mazzarri. In sua assenza, le alternative tattiche si riducono drasticamente. Ecco perché ora un recupero rapido di Soriano sarebbe una notizia che Mazzarri fortemente si auspica.