Higuain specialista dell’Europa League Il Milan lo aspetta
● Dieci gol in 23 partite, l’ultima col Napoli tre anni fa. Gattuso: «Gonzalo è un grandissimo»
Pipita, 10 reti in 23 gare, ha nel mirino il Dudelange, guidato da un interista
Più che una trasferta è un viaggio indietro nel tempo. Non fino agli anni in cui era solo una promessa di Pipita – ormai anche qui, dietro le transenne dell’hotel Hilton di Lussemburgo, ci sono tifosi in fila per il suo autografo –, ma alle stagioni in cui frequentava gli stadi dell’Europa League.
TRE ANNI FA Riprendere il conto delle ventitrè partite giocate nella competizione lo rimanda al febbraio 2016 ed è un po’ come ringiovanirsi: allora giocava nel Napoli e non superò il Villarreal nel doppio turno dei sedicesimi. Per i gol, dieci in totale, bisogna indietreggiare ancora: nell’ottobre 2015 segnò l’ultimo nello stadio del Midtjylland, in Danimarca, a una squadra – secondo le stime di tifosi e fatturato – almeno quattro volte più consistente del Dudelange. Entrambi gli accadimenti risalgono alla stagione 2015-16, quella del record in campionato. Gonzalo segnò trentasei gol in A e di nuovo occorre guardarsi alle spalle: superò il precedente primato di Nordhal (a 35) che resisteva da sessantasei anni. Gattuso ha inoltre confessato che per fame, applicazione e condizione fisica, rivede nell’Higuain di oggi il Pipita d’oro di quel periodo, il più «fresco» della carriera. Gonzalo ha giocato a Swansea, Porto, Praga, Bratislava, Berna, Trebisonda, Mosca, Wolfsburg, Dnipro, Bruges, Varsavia, Herning e appunto Villarreal, ma mai in Lussemburgo: è di nuovo tempo di scoperte.
SFIDE Higuain giocherà anche per via della contemporanea assenza di Cutrone, non al meglio. La sfida a distanza sarà con il «nove» avversario, Danel Sinani, 21 anni, stella della squadra e del calcio lussemburghese: nell’agosto scorso, durante il doppio confronto con il Cluj valido per l’accesso ai gironi, fu decisivo con tre gol in due partite. Un altro centravanti siede oggi in panchina ed è Dino Toppmöller, allenatore del Dudelange: la provocazione al Pipita l’aveva lanciata nei giorni scorsi e ribadita ieri pomeriggio: «Un mese di stipendio ● di Higuain pagherebbe tutto il nostro club per una stagione intera, è di un altro pianeta». Gonzalo è abituato a parlare (e replicare) con i gol: il primo rossonero è stato a Cagliari, quando poi era uscito dal campo nervoso per la mancata vittoria e probabilmente per la scarsa assistenza ricevuta. L’insofferenza di Higuain, strano a dirsi, ha avuto un effetto positivo sui tifosi del Milan: il disappunto per una partita in salita e con pochi guizzi offensivi è stato lo stesso di chi ha a cuore le vicende rossonere. L’irritazione del centravanti è così diventata la rabbia del trascinatore. A mente fredda, l’attaccante si era fatto sentire sui social dove «posta» solo se ha concetti chiari da comunicare. Il Pipita non spreca voce né accessi alla rete: quello di lunedì scorso è stato il suo post numero 182 (Ronaldo, primo esempio, è a quota 2358). Ha ripreso una sua foto mentre esultava dopo il gol in Sardegna e aggiunto: «Dai ragazzi! Si continua. Non molliamo mai. Felice per il mio primo gol con la maglia del Milan». Gattuso ne vorrebbe subito un altro: «Gonzalo è un grandissimo campione, si allena ogni giorno con entusiasmo. Certo, va servito meglio ma non è vero che è fuori dal gioco: dopo Biglia è quello che tocca più palloni. Ora si è sbloccato e qui avrà altri novanta minuti per segnare ancora». Un gol, stavolta, permetterebbe a Milan del Pipita di guardare già al futuro.