Lazio-2 tutti nel turnover non Luis Alberto e Acerbi
●Inzaghi fa turnover contro l’Apollon, ma non rinuncia al difensore e al fantasista
INVIATO A FORMELLO (ROMA)
Turn over sì, ma non per tutti. Un po’ per necessità (la sfida con l’Apollon non può essere presa troppo sottogamba) un po’ per far crescere di condizione qualche elemento ancora in palese ritardo, Simone Inzaghi si presenta al debutto stagionale europeo con almeno due titolarissimi in campo. All’Olimpico c’è l’Apollon Limassol, sulla carta la formazione più debole di un girone per niente facile (Marsiglia ed Eintracht Francoforte le altre squadre). Ma i ciprioti vanno presi con le molle. Nel playoff per l’ammissione ai gironi di EuroLeague hanno eliminato il Basilea, formazione che negli ultimi anni ha quasi sempre giocato in Champions: come biglietto da visita non è male.
L’INAMOVIBILE
«Anche perché - avverte Inzaghi - è una squadra molto esperta, dall’età media di quasi 30 anni». Cliente scomodo, dunque. E allora meglio andare sul sicuro. A cominciare dalla difesa, il reparto più delicato. Mentre sui lati Bastos e Caceres daranno il cambio a Wallace e Radu (per quest’ultimo oggi controlli in Paideia, l'infortunio subito ad Empoli potrebbe essere meno grave del previsto), al centro ci sarà ancora Francesco Acerbi. L’ex Sassuolo ci ha messo davvero poco a diventare un punto fermo nello scacchiere di Inzaghi. Non solo della difesa, ma dell’intera squadra. Il tecnico si è speso in prima persona per affidare a lui l’eredità lasciata da De Vrij. E i fatti gli stanno dando ampiamente ragione. Oltre a fornire prestazioni convincenti in ciascuna delle quattro partite ufficiali fin qui disputate, Acerbi ha anche indossato con estrema disinvoltura i panni di leader. In campo, dove comanda la difesa ed è il primo elemento della spina dorsale della squadra. E fuori, dove si è immediatamente guadagnato un posto al tavolo di quelli che contano nello spogliatoio. A uno così non si può rinunciare all’esordio in una manifestazione a cui la Lazio tiene parecchio.
I RITARDATARI
Diverso è invece il discorso per gli altri due titolari che stasera saranno in campo dal primo minuto. Luis Alberto e Milinkovic giocano per dare una maggiore consistenza tecnica all’organico da opporre ai ciprioti, ma anche perché devono migliorare la rispettiva condizione atletica. In realtà, dei due l’unico sicuro di esserci è lo spagnolo. A Milinkovic potrebbe essere inizialmente preferito Cataldi oppure Lulic che tornerebbe ad agire da interno. Il serbo comunque, anche se dovesse partire dalla panchina, giocherà sicuramente una fetta consistente della gara. Per Luis Alberto, invece, Inzaghi ha previsto un impiego a tempo pieno. Mentre Milinkovic, un po’ alla volta, sta crescendo, lo spagnolo è ancora la brutta copia del giocatore geniale e decisivo della scorsa stagione. Il gol segnato al Frosinone è stata solo una parentesi. Importantissima, ma non sufficiente a mascherare uno stato di forma scadente. E allora via con gli straordinari. In Europa League, tra l’altro, Luis Alberto è stato spesso decisivo la scorsa stagione, realizzando pure un gol molto bello, proprio all’Olimpico, contro il Vitesse.
I DEBUTTANTI
A fare da contraltare ai titolari che restano tali pure in Europa League ci sono quelli che si affacciano in prima squadra per la prima volta o quasi. Debutto assoluto per Proto in porta, esordio da titolare per Durmisi (e prima assoluta all’Olimpico), nuova chance per l’altro acquisto Badelj e poi per Murgia e Caicedo, questi ultimi due spesso protagonisti l’anno scorso in Europa League. «L’obiettivo - si raccomanda Inzaghi - è ripetere quanto fatto nella scorsa stagione in questa competizione (la Lazio arrivò fino ai quarti, ndr), magari con un finale di verso».