Psg, la tensione sale Neymar e Henrique i principali imputati
●Dopo il k.o. di Liverpool, si apre il processo. Meunier: «Bisogna giocare di gruppo»
La sconfitta di Anfield ha aperto nuove e vecchie ferite al Psg. Un fronte esterno, con i fucili puntati su Neymar. E uno interno, con le critiche rivolte al direttore sportivo Henrique. Senza contare i fuochi incrociati. Insomma, la tensione è già salita di grado in una squadra che domina in campionato ma poi vive d’angoscia in Champions.
BOICOTTAGGIO Ieri, comunque, i media hanno demolito la prestazione del brasiliano. Troppo solitario, troppo trasparente e quindi non all’altezza delle aspettative nelle partite che contano. Bocciato con voti bassi, nonostante l’assist per il 2-2. Insomma tira aria di boicottaggio in vista del Pallone d’Oro che in Francia preferirebbero andasse a Mbappé. Ma a criticare Ney è pure il collega Meunier con una difesa velenosa: «Ormai è l’uomo da abbattere, ma non può fare sempre la differenza come in Ligue 1. Anche per lui è dura dribblare. Quindi bisogna giocare collettivo. È l’unico modo in Champions».
EREDE Il capitano Silva invece sposta il dito sul d.s.: «Le difficoltà a centrocampo? Chiedete ad Antero». L’ex rossonero rinfaccia al dirigente di non aver trovato un degno erede di Motta. Lo stesso ha fatto Tuchel in un’intervista all’Equipe, prima di inventarsi Marquinhos in regia. Tra i peggiori ad Anfield.