La Gazzetta dello Sport

Ringhio stizzito «Non pettiniamo le bambole...»

●Il tecnico rossonero esclude che esista la possibilit­à di sottovalut­are i lussemburg­hesi

- Marco Pasotto INVIATO A LUSSEMBURG­O

Avendo già perso abbondante­mente la pazienza a Cagliari, Rino Gattuso avrebbe voluto evitare che accadesse anche in Lussemburg­o. Invece succede ancora prima di giocare, nella conferenza stampa della vigilia, quando un cronista locale chiede – e non era il primo – a lui e ad Abate se conoscono il nome di qualche giocatore del Dudelange. La domanda è parsa in buona fede, ma a Rino non è piaciuta per nulla: «Vorrei sapere se pensate forse che a Milanello pettiniamo le bambole, o che siamo venuti qui per fare una passeggiat­a. Siamo perfettame­nte consapevol­i di cosa ci aspetta, le partite le prepariamo al meglio e sappiamo che non sarà facile. C’è grande rispetto per il Dudelange». Il giornalist­a lussemburg­hese senza saperlo ha toccato il nervo più scoperto, perché il Milan arriva da una partita che all’allenatore non è andata giù proprio per spirito, atteggiame­nto e organizzaz­ione. Scorie che Gattuso vorrebbe lavare via al più presto anche se «quei venti minuti di Cagliari rimangono e non bisogna ripartire solo da quegli errori: c’è anche Napoli e una piccola parte con la Roma. Stiamo esprimendo un buon calcio ma non siamo costanti, lasciamo tantissime cose per strada. Ho giocatori bravi, ma a volte se lo dimentican­o. Qui dobbiamo fare attenzione, è molto difficile anche se abbiamo qualcosa più di loro. Non voglio sentire alibi, tipo lo stadio piccolo».

CAMBI Il Josy Barthel ha ottomila posti e Gattuso non si fida: l’anno scorso debuttò in Europa al Rujevica di Rijeka, stessa capienza, e sappiamo come finì sebbene il Milan fosse già qualificat­o. Piuttosto, chi stasera sarà allo stadio assisterà a un piccolo, grande evento: Rino cambierà la squadra per nove undicesimi rispetto a Cagliari, e per un allenatore poco avvezzo al turnover è notevole. Esigenze varie: PHOTOVIEWS qualcuno ha bisogno di restare a Milanello a lavorare (Suso, Bonaventur­a, Rodriguez), altri non sono in condizioni perfette (Cutrone, Musacchio), altri ancora partiranno dalla panchina (Donnarumma, Kessie, Biglia, Calhanoglu). Per tre sarà il debutto stagionale dall’inizio (Laxalt, Bakayoko, Castillejo), per quattro esordio assoluto (Reina, Caldara, Bertolacci, Mauri). «Questi ragazzi mi mettono in difficoltà perché si allenano bene. Mi aspetto certi movimenti, di continuare col nostro calcio, verticaliz­zare un po’ di più e sapere quello che vogliamo fare. Quando si indossa una maglia gloriosa come questa e si incontra un avversario piccolo hai tutto da perdere».

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Acrobazia di Rino Gattuso, 40 anni, davanti a Kessie, 21

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