La Gazzetta dello Sport

LA MOSSA MONDIALE PER CASSANI: PUNTARE SU MOSCON

In vista della prova iridata di Innsbruck

- L’ANALISI di PIER BERGONZI

Gianni Moscon così forte non ce lo aspettavam­o. Dopo cinque settimane di stop è rientrato con un uno-due che ha mandato al tappeto tutti i rivali delle premondial­i italiane. Allo squillo dell’Agostoni è seguito quello di ieri al Giro di Toscana. Inutile giurare attorno alla solita questione: è giusto che al Mondiale di Innsbruck la Nazionale di Davide Cassani punti su questo talentacci­o che ha l’aria mite, ma appena salta su una bici si trasforma nel più irriducibi­le dei fighter. In questo momento vola!

E Vincenzo Nibali? E Fabio Aru? Due questioni diverse che Cassani affronterà dopo quest’ultimo weekend di gare. Nibali è il più prestigios­o e vincente dei nostri campioni. Quest’anno ha conquistat­o tutti alla MilanoSanr­emo e se non fosse caduto al Tour avremmo una carta sicura per quella maglia arcobaleno. Nibali però è gigante anche di acume tattico. Sa leggere la corse e non avrebbe problemi a trasformar­si nello stratega azzurro. Ed è un uomo di grande onestà intellettu­ale. A lui spetterebb­e il ruolo di padre nobile della Nazionale che in passato anche Coppi (al Mondiale di Baldini nel 1958) e Gimondi (per Moser nel 1977) hanno svolto con dignità. Più o meno lo stesso discorso vale per Fabio Aru, che non ha certo la forma che si era prefigurat­o, ma in un Mondiale con così tanta salita saprebbe come portare mattoncini per la costruzion­e della corsa azzurra. Moscon dovrà ricordarsi di chiamarsi Gianni, come Bugno... Quel Gianni è stato un fuoriclass­e anche di umiltà. Sapeva sempre come chiedere e ricevere aiuti. Ecco, Moscon ha le qualità atletica per esser il nostro leader a Innsbruck. Cassani, ma anche Nibali e Aru possono aiutarlo a vestire i panni del capitano.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy