La Gazzetta dello Sport

Le pagelle del Mondiale Il tifo Italia da lode e la banda Blengini può salire ancora

●Si chiude la prima fase con alcune delusioni come Francia e Russia. Attenzione agli Usa e al Belgio

- Gian Luca Pasini Davide Romani

L’onda di piena deve ancora arrivare, ma il termometro inizia a fare registrare le prime febbri da Mondiali di volley. I primi 10 giorni con 60 partite hanno emesso i primi verdetti iridati mandando a casa 8 squadre. Molto di più quello che resta in termini di domande che vengono affidate alla seconda fase.

DELUSIONI La Russia e la Francia arrivate al Mondiale con un sacco di aspettativ­e finora sono state molto al di sotto delle attese. E se per i francesi ci sono diversi infortuni che hanno condiziona­to il rendimento, per la Russia la questione è più inattesa perché nell’ultimo anno aveva conquistat­o l’Europeo (dominando) e in questa stagione la Nations League. In tanti avrebbero scommesso, quando hanno visto la Russia in azione a Modena questa estate, che sarebbe stata lei la squadra da battere al Mondiale. E, invece, oggi i russi sono a un passo dal non qualificar­si alla terza fase. Potrebbero essere “giustiziat­i” addirittur­a dagli azzurri che affrontera­nno sabato sera al Forum di Assago. Dove in poche ore sono stati bruciati tutti gli ultimi biglietti disponibil­i per le tre giornate milanesi: dopo i 5 sold out nella prima fase, se ne stanno per registrare altri tre.

GALOPPATA La galoppata trionfale del Mandela Forum non è passata inosservat­a tra tv e giornali. L’entusiasmo sta montando e – sempre di più – questo di dimostra una squadra che “unisce”. Come era accaduto una trentina di anni fa, con la prima Italia di Julio Velasco. Il volley si apre anche a chi non è appassiona­to. E la Nazionale conquista, appassiona, fa innamorare. Non importa se tutti sanno che il campo di volley è comunement­e diviso in sei zone, e ancora meno sanno cosa è una pipe. In giorni come questi si fa la corsa per andare a vedere le schiacciat­e di Zaytsev, le alzate di Giannelli, i muri di Anzani o le spettacola­ri difese di Colaci. La domanda ora è la stessa dopo queste roboanti vittorie (seppure con squadre di seconda fascia): dove può arrivare l’Italia di Blengini? Torino, quindi fra i primi 6, è a portata di mano. Ma gli azzurri – che continuano a ragionare un passo alla volta – hanno ben altri progetti e sono desiderosi di metterli in pratica, ma la strada che porta alla zona delle medaglie è ancora terribilme­nte lunga. Dopo le 60 partite della prima fase, eccone un altro lotto di 24. E dopo 84 (!!!) gare siamo ancora ai quarti di finale.

MARATONA Proprio l’aspetto fisico è quello su cui concentrar­si. Le 12 partite che la Nazionale dovrebbe giocare per arrivare alle finali da medaglia sono un cammino davvero lunghissim­o. Ed è probabile che anche in questa seconda fase ci siano altre vittime illustri. Altre sorprese, altre emozioni. Quelle che i fortunati dei biglietti vivranno in prima persona al Mediolanum Forum a partire da domani pomeriggio. Russia-Olanda è già uno spareggio. Chi perde vede ridursi le possibilit­à di andare avanti.

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