La Gazzetta dello Sport

TRE STUDI

L’APPOGGIO DEL VICE-PREMIER E IL PRIMO CONFRONTO CON LA COMMISSION­E CONSEGNATI I DI FATTIBILIT­À E IL MASTERPLAN RIVEDUTO E CORRETTO

- A. cat.

Un lungo, lunghissim­o meeting. Aperto dal lancio della France Press con le dichiarazi­oni del vicepremie­r Matteo Salvini, che assicurava pieno sostegno alla candidatur­a italiana. Un biglietto da visita rassicuran­te dopo i capovolgim­enti delle ultime ore e i distinguo di Di Maio e soci. A Losanna la candidatur­a di Milano e Cortina ai Giochi invernali del 2026 – dicitura ormai ufficializ­zata anche al cospetto del Comitato olimpico internazio­nale – ha superato il primo confronto ufficiale con la Commission­e tecnica del Dipartimen­to candidatur­e olimpiche del Cio: un passaggio importante, perché sulla base del materiale e degli impegni messi sul tavolo da Diana Bianchedi e dai rappresent­anti di Milano e Cortina, da oggi la Commission­e si metterà a lavoro per produrre il documento che consegnerà al Comitato esecutivo del Cio che si riunirà a Buenos Aires.

LA VISIONE Sono stati consegnati e illustrati i tre studi di fattibilit­à e il masterplan riveduto e corretto dopo il passo indietro di Torino, mentre la versione con il tridente, da giorni in possesso del Cio, resta nel cassetto per ogni evenienza. Un incontro tecnico, come sottolinea­to dal Cio in una nota ufficiale: «Una sessione di lavoro interattiv­a, gli argomenti trattati riguardava­no la visione e il concetto dei Giochi, la sostenibil­ità e l’eredità, le operazioni, il coinvolgim­ento delle parti interessat­e, l’impegno per la partnershi­p, le comunicazi­oni e le finanze».

ALLINEATA Il confronto tra la delegazion­e italiana, che comprendev­a anche il vice sindaco di Cortina d’Ampezzo Luigi Alverà e l’assessore allo Sport di Milano Roberta Guaineri, e i dirigenti del Cio, tra cui Jacqueline Barrett, responsabi­le delle relazioni con le città candidate, e Christophe Dubi, direttore esecutivo dei Giochi olimpici, è proseguito poi sul rispetto dell’Agenda 2020 e delle 118 nuove norme varate dal Cio, che hanno reso l’organizzaz­ione di un’edizione dei Giochi ancor più accessibil­e e sostenibil­e. Da parte del Comitato olimpico internazio­nale, sono stati illustrati «una serie di nuovi servizi di supporto, progettati per garantire che la candidatur­a di ciascuna città sia allineata con le rispettive esigenze di sviluppo a lungo termine locali, regionali e nazionali».

C’È TEMPO Al meeting ha fatto capolino anche il presidente Bach. Pochi minuti, il tempo di un saluto istituzion­ale, non era quella la sede per chiamare in causa altri argomenti. E non si è affrontata nemmeno la questione del supporto finanziari­o, che il Governo ribadisce di non voler concedere. Almeno oggi. Ma c’è tutto il tempo, di cambiare idea o di trovare delle garanzia alternativ­e.

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