La Gazzetta dello Sport

Duttile, forte, duro Emre in due partite si è preso la Juve

● Con Khedira fuori lo vedremo da mezzala E Perin scalpita per il «suo» derby a Frosinone

- GETTY Jacopo Gerna

La notte tra mercoledì e giovedì è adrenalina pura per i tifosi della Juventus, che si sono appena goduti una delle più belle versioni della Signora in Europa negli ultimi anni. Dopo aver addentato anche l’ultima fetta di pizza postvittor­ia, il popolo bianconero inonda i social. Tra le decine di migliaia di post che celebrano la grande notte di Mestalla, il tema è la topica dell’arbitro Brych, che su (pessima) segnalazio­ne dell’amico Fritz (l’addizional­e) ha cacciato CR7.

MIGLIORE AMICO Nel dibattito entra molto presto Emre Can, che appena CR7 e Murillo si beccano, si fionda per allontanar­e l’ex interista con una faccia che non promette nulla di buono per il colombiano. Un video della scena, accompagna­to dal tweet che recita «chi non vorrebbe Emre Can come migliore amico?» fa il pieno di like e certifica l’amore già nato tra il tedesco di origine turca e il pianeta Juve. Emre è stato il primo a difendere la sua stella, pochi minuti dopo il suo ingresso in campo al posto dell’infortunat­o Khedira. Passaggio di consegne che va ben oltre la partita di Valencia: nell’ex Liverpool molti vedono l’erede di Sami, ora fermo ai box per tre settimane, magari con qualche gol in mano nei piedi ma con più impatto fisico e quando si deve recuperare il pallone.

RODAGGIO Emre Can è stato strappato a una foltissima concorrenz­a ed è arrivato a Torino a parametro zero. Lasciando il Liverpool, si è anche portato dietro un infortunio alla schiena. I primi giorni da juventino non sono stati semplici: c’è fisiologic­amente voluto del tempo per assimilare i carichi di lavoro basati sulla forza a cui i giocatori della Juve vengono sottoposti dai preparator­i atletici. Mano a mano che Emre sentiva le gambe più brillanti, è cresciuto anche il suo minutaggio. Dopo gli ottimi 10’ giocati nel debutto al Bentegodi contro il Chievo, da mezzala al posto di Khedira, ha giocato due spezzoni contro Lazio e Parma da vice-Pjanic.

TRE GIORNI SUPER Allegri, che lo considera fondamenta­le per il progetto, lo ha lanciato, sempre da regista, contro il Sassuolo. Una partita alla Emre: un Can... Accio solido ed efficace in fase difensiva. Con un’interpreta­zione del ruolo diversa da quella del bosniaco in costruzion­e, ma sempre efficace e nobilitata dalla transizion­e offensiva con cui ha servito l’assist del 2-0 per la doppietta di Cristiano Ronaldo. Una di quelle situazioni che ne esaltano ancora di più le doti e che ora vedremo più spesso, visto che l’infortunio di Khedira lo farà scivolare nella posizione di mezzala destra già domani sera a Frosinone. Emre potrà liberare la sua progressio­ne e arrivare più spesso alla conclusion­e, lui che non è un grande realizzato­re. E poi la notte di Valencia, dove Emre Can ha confermato di avere lo spessore mentale e l’esperienza, a dispetto dei 24 anni, per giocare anche in un catino bollente come Mestalla. Lui e Cancelo, appena arrivati, hanno saltato il classico apprendist­ato alla Dybala o alla Morata e di fatto sono già titolari. Un «Can-Can» che però fa ballare solo gli avversari.

PERIN, CI SIAMO? Ma la trasferta di Frosinone può essere l’occasione dell’esordio alla Juventus anche per Mattia Perin. Forse senza la doppia esclusione di Szczesny con la Polonia, l’ex Genoa avrebbe già giocato col Sassuolo, ma dopo che il polacco ha ritrovato serenità con una gran partita a Mestalla e tanto di rigore parato a Parejo, ora può essere la volta buona. Per Perin, che è nato a Formia in provincia di Latina, c’è anche lo stimolo del derby. Anche se giocare in una delle migliori Juve di sempre è già la più forte delle motivazion­i.

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Emre Can, 24 anni, arrivato in estate dal Liverpool a costo 0 GETTY

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