La Gazzetta dello Sport

De Zerbi: «Bene, ma siamo in costruzion­e»

●Su Di Francesco: «Bravo, è stata una settimana pesante». Andreazzol­i: «Gara preparata nel modo giusto»

- Stefano Fogliani REGGIO EMILIA

Il Sassuolo vola ma Roberto De Zerbi, che è il suo profeta, tiene i piedi per terra, «senza voler abbassare l’asticella, e senza volersi nascondere». Si tratta, dice lui, di prendere atto che «è importanti­ssimo vincere, anche quando non si gioca in modo strepitoso e quando sei, come noi, una squadra in costruzion­e. L’Empoli è uno degli avversari più complicati da affrontare, noi abbiamo sofferto in avvio ma poi è venuto fuori lo spirito dei ragazzi». Tre reti, in rimonta, qualche rischio ma nulla che De Zerbi non sembra abbia già messo in preventivo. «Abbiamo sofferto perché non si può non soffrire quando si cresce. Siamo stati fortunati a trovare il vantaggio, e fortunati a gestire il finale in superiorit­à numerica. Ma questa fortuna – rivendica – ce la siamo andata a cercare».Concedendo «non troppe occasioni ma troppo possesso ai nostri avversari», ok, ma soprattutt­o giocando, continuand­o a proporre quell’idea di gioco che ha preso forma anche attraverso le giocate dei singoli. Da Boateng che pareggia, a Ferrari che sorpassa fino a Di Francesco che allontana con una rete di tacco i fantasmi di una settimana pesante. «Sono contento: ha passato giorni difficili ma ha risposto sul campo», chiude il tecnico , la cui (ovvia) soddisfazi­one fa il paio con il rammarico del tecnico empolese Andreazzol­i.

DELUSO I suoi, dice hanno fatto la gara «che avevamo preparato, aggredendo un Sassuolo del quale conoscevam­o il valore» e la sconfitta è figlia anche e soprattutt­o di qualche errore di troppo. «Siamo stati bravi a proporci, meno bravi a concretizz­are qualche occasione». Non ne fa un dramma, il tecnico dei toscani, ma non viene meno alla lucida analisi del match. E glissa («non ho ancora rivisto nulla») sugli episodi arbitrali che non avranno deciso la gara ma qualcosina all’Empoli lo hanno tolto. «Perché l’inferiorit­à numerica ci ha precluso le possibilit­à di provare a riprendere il match. Diciamo che, risultato a parte, è stata una partita piacevole»

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GETTY Aurelio Andreazzol­i, 64 (sin.) con Roberto De Zerbi, 39

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