E prima dell’azzurro Magnaldi consegna la tesi in Medicina
●Andava nei reparti di Pediatria tra una gara e l’altra. Laurea a Torino a fine ottobre
La settimana di Erica Magnaldi è stata una di quelle che possono cambiare la vita. La cuneese rivelazione del ciclismo femminile, approdata solo in questa stagione, a 26 anni, nell’universo élite dopo aver dominato le Granfondo (ha vinto Nove Colli e Maratona delle Dolomiti), lunedì ha ricevuto dal c.t. Salvoldi la convocazione per il Mondiale; martedì a Privas, ultima tappa del Tour de l’Ardeche, il primo successo in carriera, e giovedì Erica ha consegnato a Torino la tesi di laurea in Medicina e Chirurgia, giusto qualche minuto prima di partire per l’Austria. «Tra una gara e l’altra andavo nel reparto di pediatria per raccogliere dati sui disturbi elettrolitici nei bambini – racconta –. La discussione della tesi sarà a fine ottobre, ma ho anticipato i tempi perché volevo essere libera nella settimana iridata. Dopo il bronzo ai Giochi del Mediterraneo, ho sperato in questa convocazione». La futura dottoressa – che nel 2019 lascerà la BePink per la formazione tedesca Wnt-Rotor – ha messo in luce importanti qualità di scalatrice al Giro Rosa (13a) e alla Course (decima e migliore italiana). A Innsbruck può essere la carta a sorpresa dell’Italia, che ha come punta Elisa Longo Borghini. «Ho iniziato a correre quasi per gioco, ho avuto momenti di sconforto, ma ho continuato a crescere e imparare. Sento che la condizione è ottima: per la squadra sono pronta a tutto».