Andrea e Jorge «Siamo veloci, ce la giochiamo»
● Dovi: «Al lavoro sul consumo gomme». Lorenzo: «Ritmo ok». E Petrucci prova una forcella 2019
Il dominio totale delle FP1 – quattro Ducati ai primi quattro posti: Dovizioso, Petrucci, Miller e Lorenzo – si trasforma in grande competitività nelle FP2, con Lorenzo secondo, Dovizioso terzo e Petrucci sesto. Un passo indietro? Macché. Anzi, la prestazione del pomeriggio è più solida di quella del mattino, quando un giro buono aveva permesso ai quattro ducatisti di stare davanti, mentre nella seconda sessione si è lavorato soprattutto sulla costanza e sul passo gara. Ecco, quindi, che il riscontro delle FP2 diventa ancora più importante, perché sia Lorenzo sia Dovizioso hanno dimostrato di essere efficaci anche con le gomme usate, a livello del favorito Marc Marquez, primo al termine della giornata. Era prevedibile, vista la competitività della Ducati degli ultimi tempi, ma non così scontato, su una pista dove la Desmosedici ha vinto solo una volta (Stoner, 2010) e sulla quale Dovizioso ha sempre faticato in passato. Insomma, l’inizio è stato positivo e promettente. «Siamo partiti subito forte – spiega il Dovi -, anche grazie a condizioni simili a quelle dei test: abbiamo continuato il lavoro da dove l’avevamo terminato». Questo significa che oggi ci si potrà concentrare sui dettagli, che nella MotoGP moderna fanno una grande differenza. «A livello di velocità — conferma Andrea — non dobbiamo fare niente di particolare, mentre bisogna migliorare il bilanciamento per consumare meno le gomme». Battere l’accoppiata Honda-Marquez non sarà facile, ma le possibilità ci sono. «La Honda, come al solito, è più veloce in percorrenza di curva e ha qualche vantaggio nelle pieghe più lente, mentre la
Ducati è più forte in accelerazione e in rettilineo. Al momento io, Lorenzo e Marquez abbiamo un passo simile, ma con un altro giorno completo di lavoro con l’asciutto i valori possono cambiare» chiude Andrea.
SICURO Il compagno di squadra, che adora questo tracciato, è ancora più determinato e convinto. «Sono il pilota che è migliorato di più nelle FP2 rispetto alle FP1 (1”2, n.d.r.) – è la considerazione di Lorenzo -: sono riuscito a guidare meglio in alcune curve e con le gomme usate sono stato molto veloce». Lo è stato anche nel giro secco, ma secondo Lorenzo c’è la possibilità di fare ancora meglio: «Non ho cambiato la gomma anteriore: la nuova ti dà 3-4 decimi di vantaggio». Insomma, Jorge può anche puntare alla pole, ma il suo pensiero è già rivolto a domenica. «Essere il più veloce in qualifica ti dà sicuramente un po’ di carica in più, ma quello che conta è il ritmo: per il momento il mio è buono» sottolinea. Tra i piloti Ducati, quello meno soddisfatto è Danilo Petrucci. «Dovizioso e Lorenzo stanno andando fortissimo, ma attenzione alla Honda: sono veloci e costanti anche Crutchlow e Pedrosa, non solo Marquez. Per quanto mi riguarda, sto lavorando non solo per questo GP, ma pensando già al 2019: sto provando a modificare il bilanciamento della moto, per limitare il consumo della gomma posteriore, il mio più grande problema» spiega Petrucci, che ha anche provato una forcella con steli modificati dalla Ducati per motivi aerodinamici.
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VITTORIE ROSSE Le vittorie Ducati nel 2018, 3 ciascuno per Dovizioso e Lorenzo (nella foto); i podi totali sono 9