La Gazzetta dello Sport

BUM BUM ITALVOLLEY, CI 6!

Forum in delirio, Finlandia travolta: sesto successo, final six vicina

- Gian Luca Pasini MILANO

Scolastico: «Ivan ti voglio cattivo come i i miei prof». Sentimenta­le: «Cercasi intesa di coppia come quella fra Osmany e Simone». Classicone: «Abbiamo un sogno nel cuore Italia torna campione». A questo punto fra gli striscioni esposti al Forum si poteva aggiungere un sempre verde «Salutate la Capolista», visto che dopo la prima giornata della seconda fase l’Italia, fra le 16 squadre ancora in lotta, è l’unica a punteggio pieno, a decimali dall’avere la certezza aritmetica di essere già promossa fra le prime sei (bastano due set contro la Russia).

BOLGIA AZZURRA Ma questa sera anche Musersky e compagni scoprirann­o cosa è la volley mania scoppiata nel Paese per la Nazionale di Blengini. Scoprirann­o la bolgia infernale che si respira al Forum di Assago già diverse ore prima della partita. Quando ancora nel piazzale il sole è alto e i cancelli chiusi. Pur con i biglietti in mano, la fila è giù lunghissim­a. Nessuno vuole perdere un secondo di quello che accadrà dentro il palazzo: qui a Milano, come già è successo negli altri giorni a Roma e Firenze. Il popolo del volley si è scatenato e si è moltiplica­to: con tricolore e fantasia e non si vuole più fermare esattament­e come la «sua squadra» (si è creata una bella simbiosi fra tifosi e gruppo). Che non ne vuole sapere di mettere il piede sul freno. Anzi al contrario, pur con Filippo Lanza ai box (è stato messo in panchina per un problema già conosciuto a un ginocchio) ha fornito una delle sue prove più convincent­i e convinte di questo Mondiale. L’Italia è l’unica squadra ancora a punteggio pieno, ma con percentual­i stellari. L’intesa dello striscione di cui sopra («Cercasi intesa di coppia come quella fra Osmany e Simone») è raccontata bene dalla serata di Osmany Juantorena. Partito in sordina nella notte romana (all’inizio del viaggio) l’italocuban­o è diventato il trascinato­re dei giorni di Rio (quando l’Italia fu medaglia di argento ai Giochi 2016), ha spinto la squadra contro la non trascenden­tale Finlandia, che ieri sera è stata presa letteralme­nte a pallate dagli azzurri. Simone Giannelli è sempre con lo special acceso: distribuis­ce palloni coinvolgen­do tutti i compagni, insistendo parecchio con i centrali (Daniele Mazzone e Simone Anzani). Questo costringe il muro avversario a stare ben attento e quando il regista azzurro spedisce la palla in banda, per gli schiacciat­ori il compito è un po’ più semplice. Ivan Zaytsev continua ad essere una super macchina da punti (nel secondo set 7 a terra, con percentual­i impression­anti sopra il 60%), ma tutta la squadra gira a mille, con una adrenalina che si può quasi toccare quanto è viva e vitale, sia in campo che fuori.

RUSSIA L’Italia ci credeva. Lo sussurrava questa estate, dopo qualche delusione degli ultimi anni, ma ovviamente allora erano in pochi a confidarci. Adesso ovviamente ne è convinta molta più gente, buona parte era quella che ieri si è data appuntamen­to ad Assago per un’altra partita super degli azzurri. Che vede la qualificaz­ione alle final six di Torino sempre più vicina. Per capire quanto vale l’Italia la partita di stasera contro i campioni d’Europa della Russia sarà davvero un bel test. Dopo le due cadute nella fase iniziale, Mikaylov e compagni hanno triturato l’Olanda (3-0) e quindi si sono tenuti in corsa per un posto fra le migliori sei. L’Italia, che con i russi ha un lunghissim­o conto aperto, può buttarli fuori dalla competizio­ne! Ma non chiedete a Zaytsev e soci di fare conti e guardare avanti: «Un mattoncino alla volta per arrivare alle finali di Torino». La filosofia e l’entusiasmo non cambiano. Il viaggio continua.

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