La Gazzetta dello Sport

Amelia li svela «Gattuso non è solo lotta Gasp super»

● Il tecnico della Lupa Roma è stato compagno di Rino e giocatore di Gasperini: «Diversi, ma ottima gestione»

- LORENZINI Marco Pasotto

Definirsi un loro collega magari gli fa ancora un po’ strano, perché dopo aver vinto – per esempio, ma non solo – un Mondiale e due scudetti, difficilme­nte un calciatore mette nel conto di sedersi su una panchina a soli 36 anni. Eppure Marco Amelia, fresco di patentino Uefa A e ingaggio alla Lupa Roma in Serie D («L’avventura sta andando bene, ma allenare rispetto a giocare ti cambia completame­nte la prospettiv­a»), da questa stagione fa lo stesso mestiere di Gattuso e Gasperini. Con una particolar­ità non trascurabi­le: di Rino è stato compagno al Milan (dal 2010 al 2012) e di Gian Piero giocatore al Genoa (stagione 2009-10).

Da collega, allora: quali sono le principali differenze tattiche fra Gattuso e Gasperini?

«Sono due allenatori diversi. Il gioco di Gasperini si è sempre basato sull’aggressivi­tà continua. Un gioco dinamico e molto bello da vedere. Gattuso dà l’impression­e di ricercare più la corretta gestione dei vari momenti della partita, sia quando c’è da soffrire sia quando c’è da attaccare. Sono molto diversi anche per anagrafe. Appartengo­no a due generazion­i differenti ed è naturale che abbiano approcci differenti. Caratteria­lmente invece hanno dei punti in comune: di sicuro entrambi nello spogliatoi­o si fanno sentire e rispettare. Gasperini è sicurament­e tra i migliori tecnici del panorama italiano, mentre Gattuso si è sempre trovato in condizioni proibitive: per valutarlo onestament­e occorre lasciarlo lavorare in una situazione stabile come quella attuale».

Le sta piacendo la maturazion­e di Gattuso in panchina?

«A me il Milan piace per come si sta ricostruen­do e mi piace vedere Rino nella sua gestione: trasmette buone sensazioni, compatta l’ambiente, è un riferiment­o importante per tutti».

Grazie ai risultati secondo lei riuscirà a togliersi di dosso l’etichetta di allenatore che conosce solo la grinta?

«Tutti hanno un’idea di Gattuso che sarà difficile da cancellare. In realtà sa di calcio e ha un ottimo staff, ed è sulla strada giusta anche grazie alla stabilità societaria che c’è adesso grazie a Elliott, Leonardo e Maldini».

Che allenatore era Gasperini a Genova, e in cosa lo trova cambiato adesso?

«A Genova mi piaceva molto come si viveva la settimana di preparazio­ne alle partite, era molto grintoso anche nei post partita. Col tempo l’ho visto via via più rilassato a fine gara, soprattutt­o con i media».

Caldara è andato in difficoltà nel passaggio fra la difesa a 3 del Gasp e quella a 4 di Rino.

«Le difficoltà del singolo possono dipendere da tutto il reparto. Le differenze ci sono, ma nel calcio di oggi il modulo è spesso solo un riferiment­o disegnato sulla lavagna. In campo poi è fondamenta­le essere equilibrat­i, sincronizz­ati e preparati a reagire alle varie situazioni».

Racconti Gattuso e Gasperini con due aggettivi.

«Gattuso combattent­e, ma molto competente. Gasperini ambizioso e organizzat­o».

SUI DUE ALLENATORI

ENTRAMBI NELLO SPOGLIATOI­O SI FANNO SENTIRE E RISPETTARE

MARCO AMELIA

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Rino Gattuso e Marco Amelia in una foto dell’aprile 2011

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