Marchetti prova il controsorpasso su Strakosha
●L’albanese due anni fa tolse il posto al portiere del Genoa quando era alla Lazio
L’incrocio non poteva materializzarsi che ora. Le sliding doors di Federico Marchetti e Thomas Strakosha «compiono» infatti due anni proprio in queste ore. Era il 20 settembre, nel 2016, oggi è il 23, siamo lì. Due anni fa Marchetti era (ancora) il portiere titolare della Lazio, Inzaghi aveva voluto a tutti i costi la sua conferma, «costringendo» la società a cedere Berisha, che scalpitava per essere la prima scelta. Poi, quel 20 settembre, poco prima di Milan-Lazio, Marchetti si blocca. Il secondo portiere è il croato Vargic, ma Inzaghi – a sorpresa – lo sostituisce con il terzo, il giovane Strakosha. Che debutta e stupisce tutti (anche se la Lazio perde 2-0). E, con quella prova, cambia la storia sua, di Marchetti e della Lazio. L’attuale portiere del Genoa successivamente rientra, ma gradualmente perde il posto, un po’ perché deve fare i conti con qualche altro malanno un po’ perché Strakosha entusiasma ogni volta che gioca. Il sorpasso si completa a metà stagione. Marchetti disputa l’ultima partita con la Lazio il 2 febbraio a Pescara. L’anno successivo resta a Roma, ma non vede il campo neppure un minuto. La società lo mette di fatto (ma non ufficialmente) fuori rosa. Strakosha diventa il padrone della porta.
LA SFIDA Due anni dopo i loro destini tornano a incrociarsi oggi all’Olimpico. Da avversari ed ex rivali. Che non hanno mai polemizzato, ma non sono neppure grandi amici. Più che con il più giovane erede, Marchetti ha però il dente avvelenato con la società. Si aspettava un epilogo diverso ad una storia dura- ta sette anni che, prima dell’ultimo periodo, era stata bella e trionfale (l’apice il 26 maggio 2013 con la vittoria in Coppa Italia sulla Roma). Disappunto ricambiato, perché il club nell’estate 2017 provò in tutti i modi a convincere Marchetti a cambiare aria, senza riuscirci. Oggi il rendez vous. Due anni dopo le sliding doors laziale.