Real, stavolta ci pensa Asensio Blancos primi per una notte
●Il Madrid supera l’Espanyol, che prende una traversa, grazie al Var. E scavalca il Barcellona, in campo oggi
Tre punti per dormire in testa, in attesa che giochi il Barcellona. Tre punti avari, quelli del Real. Che dopo aver annichilito la Roma ha superato 1-0 l’Espanyol con un gol di Asensio concesso dal Var e ha remato verso la vittoria con poca forza e un pizzico di fortuna: un errore di Ramos ha regalato un’occasione a Borja Iglesias che ha visto il suo pallonetto superare Courtois e sbattere sulla traversa. Lopetegui ha fatto degli esperimenti e trarrà conclusioni: sarà per la mancanza di tensione e per il calo emozionale dopo la Champions, però 3 giorni dopo il Madrid è parso tra il sottotono e il poco interessato. A questo bisogna però aggiungere che un anno fa partite simili il Real Zizou tendeva a pareggiarle o a perderle, e che invece quello di Lopetegui ha vinto.
FUORI NAVAS Con le partite che si susseguono rapide, la prossima settimana doppio turno di Liga, Lopetegui ha fatto ricorso a un ampio turnover. Rispetto alla Roma 5 cambi: fuori Keylor Navas, Carvajal, Marcelo, Kroos e Bale, dentro Courtois, Odriozola (al debutto col Madrid dopo svariate gare in tribuna), Nacho, Ceballos e Asensio. Il giovane brasiliano Vinicius alla fine è andato in tribuna. Dopo che per 5 partite l’ex c.t. non aveva mai toccato il tridente, nelle ultime due ha sacrificato prima Asensio e poi Bale per far spazio a un centrocampista in più, Isco. Che mercoledì ha iniziato a sinistra e ieri vista l’assenza del gallese è partito da destra. Insomma, Lopetegui lavora, muove, cambia, prova.
CAMBI IN DIFFICOLTÀ Ovviamente le risposte non sono tutte positive. Ceballos, pur impegnandosi e apparendo in decisa crescita dopo l’anno di naftalina con Zizou, rispetto a Kroos è decisamente meno verticale e geometrico. Per il Madrid di Lopetegui il tedesco sembra fondamentale come lo era per quello di Zidane. Odriozola al momento non può nulla rispetto all’immenso Carvajal e Nacho difende prima di attaccare, al contrario di Marcelo. E se contro la Roma i blancos hanno realizzato addirittura 30 tiri, con l’Espanyol nel primo tempo ne sono arrivati appena 4, uno solo nello specchio, quello del gol poco prima della pausa.
VAR DECISIVO Sono 40 anni e 39 partite consecutive che l’Espanyol prende almeno una rete al Bernabeu: ieri ci ha pensato Asensio ad allungare la striscia, bravo a chiudere con un diagonale da sinistra un contropiede avviato da un errore di Marc Roca che ha scelto un taglio verticale ambizioso invece di un comodo passaggio orizzontale. Mateu Lahoz aveva annullato per un fuorigioco che non c’era: per il pessimo internazionale spagnolo già 4 correzioni del Var nelle prime 5 giornate.
FINALE IN SOFFERENZA Il vantaggio ha fatto rilassare il Madrid: è vero che Diego Lopez ha fatto due belle parate su Modric e Ramos, però l’Espanyol ha dato fino alla fine l’impressione di poter pareggiare, peccando di imprecisione in area e di un pizzico di convinzione generale in più. Lopetegui ha fatto entrare Mariano, Lucas Vazquez e Marcos Llorente (per Isco, e in coppia con Casemiro…), e non Bale e Marcelo. Gli è andata bene, ma non sarà sempre così.
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