La Gazzetta dello Sport

Real, stavolta ci pensa Asensio Blancos primi per una notte

●Il Madrid supera l’Espanyol, che prende una traversa, grazie al Var. E scavalca il Barcellona, in campo oggi

- Filippo Maria Ricci CORRISPOND­ENTE DA MADRID

Tre punti per dormire in testa, in attesa che giochi il Barcellona. Tre punti avari, quelli del Real. Che dopo aver annichilit­o la Roma ha superato 1-0 l’Espanyol con un gol di Asensio concesso dal Var e ha remato verso la vittoria con poca forza e un pizzico di fortuna: un errore di Ramos ha regalato un’occasione a Borja Iglesias che ha visto il suo pallonetto superare Courtois e sbattere sulla traversa. Lopetegui ha fatto degli esperiment­i e trarrà conclusion­i: sarà per la mancanza di tensione e per il calo emozionale dopo la Champions, però 3 giorni dopo il Madrid è parso tra il sottotono e il poco interessat­o. A questo bisogna però aggiungere che un anno fa partite simili il Real Zizou tendeva a pareggiarl­e o a perderle, e che invece quello di Lopetegui ha vinto.

FUORI NAVAS Con le partite che si susseguono rapide, la prossima settimana doppio turno di Liga, Lopetegui ha fatto ricorso a un ampio turnover. Rispetto alla Roma 5 cambi: fuori Keylor Navas, Carvajal, Marcelo, Kroos e Bale, dentro Courtois, Odriozola (al debutto col Madrid dopo svariate gare in tribuna), Nacho, Ceballos e Asensio. Il giovane brasiliano Vinicius alla fine è andato in tribuna. Dopo che per 5 partite l’ex c.t. non aveva mai toccato il tridente, nelle ultime due ha sacrificat­o prima Asensio e poi Bale per far spazio a un centrocamp­ista in più, Isco. Che mercoledì ha iniziato a sinistra e ieri vista l’assenza del gallese è partito da destra. Insomma, Lopetegui lavora, muove, cambia, prova.

CAMBI IN DIFFICOLTÀ Ovviamente le risposte non sono tutte positive. Ceballos, pur impegnando­si e apparendo in decisa crescita dopo l’anno di naftalina con Zizou, rispetto a Kroos è decisament­e meno verticale e geometrico. Per il Madrid di Lopetegui il tedesco sembra fondamenta­le come lo era per quello di Zidane. Odriozola al momento non può nulla rispetto all’immenso Carvajal e Nacho difende prima di attaccare, al contrario di Marcelo. E se contro la Roma i blancos hanno realizzato addirittur­a 30 tiri, con l’Espanyol nel primo tempo ne sono arrivati appena 4, uno solo nello specchio, quello del gol poco prima della pausa.

VAR DECISIVO Sono 40 anni e 39 partite consecutiv­e che l’Espanyol prende almeno una rete al Bernabeu: ieri ci ha pensato Asensio ad allungare la striscia, bravo a chiudere con un diagonale da sinistra un contropied­e avviato da un errore di Marc Roca che ha scelto un taglio verticale ambizioso invece di un comodo passaggio orizzontal­e. Mateu Lahoz aveva annullato per un fuorigioco che non c’era: per il pessimo internazio­nale spagnolo già 4 correzioni del Var nelle prime 5 giornate.

FINALE IN SOFFERENZA Il vantaggio ha fatto rilassare il Madrid: è vero che Diego Lopez ha fatto due belle parate su Modric e Ramos, però l’Espanyol ha dato fino alla fine l’impression­e di poter pareggiare, peccando di imprecisio­ne in area e di un pizzico di convinzion­e generale in più. Lopetegui ha fatto entrare Mariano, Lucas Vazquez e Marcos Llorente (per Isco, e in coppia con Casemiro…), e non Bale e Marcelo. Gli è andata bene, ma non sarà sempre così.

>Cinque cambi rispetto alla Roma e panchina per Bale e Marcelo: il Real soffre

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Marco Asensio, 22 anni, ancora un gol decisivo EPA

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