Verona, esame ok: centrocampo in gol Il Crotone è steso
●Henderson e Colombatto a segno per il primato L’Hellas sa vincere anche senza Pazzini e Di Carmine UNA DOPPIA PROVA DI FORZA VERSO LA A
Supera l’esame più difficile e, sfruttando il k.o. del Cittadella, balza al primo posto in beata solitudine. Il Verona manda al tappeto il Crotone, con i colpi di Henderson e Colombatto, centrocampisti con licenza di goleador, ed esibisce un’efficace organizzazione tattica, rischiando solo nel finale di gara, dopo la spettacolare rete di Firenze. Fabio Grosso esalta la prestazione della sua squadra, al terzo successo consecutivo (compreso quello a tavolino a Cosenza). «Primo tempo straordinario, siamo andati a cercare molto alti gli avversari, impedendo loro il fraseggio – dice il tecnico -. Tupta non ha segnato ma è stato funzionale, perfetto, al servizio del gruppo». «Complimenti al Verona, ma abbiamo concesso troppe ripartenze - fa notare Giovanni Stroppa -. E ho visto i miei giocatori sin troppo pensierosi».
GOL E SPRECO Senza Di Carmine e Pazzini, Grosso preferisce Tupta a Cisse nel ruolo di terminale offensivo nel 4-3-3. Più dinamico e abile nel muoversi su tutto il fronte d’attacco, il ventenne slovacco è uno specchietto per le allodole per la difesa avversaria, che non ha un preciso punto di riferimento in marcatura. Non solo gli esterni, Matos e Laribi, ma soprattutto Henderson e Colombatto si lanciano negli spazi creati da Tupta. Il Verona è rapido nella costruzione del gioco, con passaggi brevi e improvvisi tagli. E al primo vero tentativo sfonda: al 14’, su errore di Marchizza, Matos serve Laribi, che conclude non bene ma la palla arriva a Henderson, bravo a infilare Festa (sostituto dell’infortunato Cordaz). Caracciolo e compagni continuano a pressare alto e concedono solo le ripartenze di Nalini, pericoloso con due conclusioni, e Faraoni, l’unico a impegnare Silvestri. Laribi, Matos e, in particolare, Tupta (tre volte entra in area però grazia Festa) non chiudono il conto. Nella ripresa Stroppa si gioca la carta Stoian, senza ricavarne benefici. Per mezz’ora il Verona continua a dare saggio della sua forza: al 12’ raddoppia con Colombatto, altro incursore perfetto, liberato da una finta di Laribi dopo un’azione di Tupta, davvero devastante, con tiro respinto dal palo e successivo passaggio a Laribi. Solo nel finale il Crotone si illude con la splendida esecuzione di Firenze, in gol con destro a giro da fuori area che sorprende il portiere Silvestri.
In attesa di conoscere il format definitivo del campionato, ci pensa Dazn a cercare di riportare la B alle belle abitudini del passato proponendoci un canale simile alla vecchia Diretta Gol. Così, nel palleggio tra i vari stadi, si sono tornate a vivere le solite emozioni fatte di gol ma anche errori.
Venerdì il Benevento ha messo il carico, sabato Palermo e Verona hanno risposto. E’ questo il trio che si giocherà la A e davanti a tutti è salito l’Hellas, che se va a vincere sul campo di un’altra rivale diretta per la A senza i suoi due attaccanti-principe, vuol dire che è veramente la squadra da battere, con un impianto di gioco già efficace e una rosa ricca di alternative. Invece il Palermo le sue stelle le aveva e le ringrazia: dopo l’inglorioso finale della scorsa stagione, Nestorovski e Trajkovski sono tornati quelli che fanno la differenza.
Guardando in giro, sembra improbabile poter trovare alternative per la A. Ma il bello della B è sorprendere. Il brutto è ciò che accade fuori.