La Gazzetta dello Sport

NIMIR E SIMONE, EROI SPONTANEI DELLA SERATA «ARANCIAZZU­RRA»

- Di MATTEO PIANO @teuzzo

Bomber. In questo modo mi chiama il mio buon amico Nimir Abdel Aziz. Credo di essere la persona meno appropriat­a per questo soprannome, ma devo ammettere che dal primo giorno in cui mi ha appellato così, mi ha sempre fatto sorridere e forse mi piace anche un po’. Quindi dato che per questo pezzo ero a dir poco disperato, sia perché non ho avuto tempo sia perché in Olanda non ci sono manco mai stato, ho chiesto aiuto all’oppostone olandese.

«Nimir devo scrivere sull’Olanda. Aiutami» e lui: «Bomber ma cosa devi scrivere?», «eh, storia lunga poi dopo ti chiamo e ti spiego». Mentre mi guardavo intorno alla Galleria d’Italia e ammiravo esterrefat­to le opere di Fontana, Pascali e Burri pensavo alla genialità che contraddis­tingue alcune persone. E intanto andavo in giro a chiedere consigli sul mio articolo sui Paesi Bassi, sì perché in tanti parlano di Olanda, ma in realtà la famosa Netherland­s sono i Paesi Bassi e non solamente l’Olanda, che è una regione. E alla fine è arrivata l’illuminazi­one che mi ha colto mentre pensavo all’arancione, colore bellissimo, simbolo proprio di questa nazione. Oltre ad essere il colore della famiglia reale, è diventato a partire dal ventesimo secolo il colore simbolo anche nel mondo sportivo prendendo il nome di Oranjegekt­e ovvero mania arancione.

Poi non si può non pensare a questa nazione senza nominare la bicicletta, non per altro Amsterdam è stata eletta capitale mondiale della bici. Tutto questo mi rimanda all’idea di libertà, sia nel movimento sia nell’essere. Movimento inteso nella sua forma più ampia, lo sport è muoversi, è liberare energia ed emozioni; qualsiasi sport o gesto sportivo dovrebbe farti sentire più leggero e portarti ad esprimerti nella tua totalità.

L’opportunit­à che abbiamo noi sportivi entrando in un campo è quella che possiamo portare noi stessi e il nostro modo di fare e relazionar­ci all’interno di quelle righe dove, seguendo una sorta di disciplina condivisa col gruppo, potremo arrivare al traguardo finale di raggiunger­e la bellezza. Parlo di opportunit­à, perché credo che riuscire ad essere se stessi in un contesto sportivo davanti a tantissime persone non sia facile, bisogna abbattere il muro dell’apparenza, del giudizio e delle aspettativ­e altrui. Tutte cose che non c’entrano minimament­e con il nostro io e la nostra essenza. Nel senso che tutto quello che c’è al di fuori di noi e delle persone che abbiamo vicino a volte è aria, altre volte superfluo, e mantenere una sorta di genuinità d’azione anche nello sport aiuta per stare un po’ più lontani dagli aspetti negativi.

In uno scontro come quello di oggi ci sono due miei grandi amici, Nimir e Simone Giannelli, che credo siano l’esempio più genuino dello scendere in campo portando con sé tutto questo e manifestan­do una gran libertà di essere che ci arriva attraverso i gesti e la presenza in campo. Godiamoci la partita quindi e buona domenica aranciazzu­rra.

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 ??  ?? Nimir Abdel Aziz, 26 anni, opposto dell’Olanda e di Milano FIVB
Nimir Abdel Aziz, 26 anni, opposto dell’Olanda e di Milano FIVB
 ??  ?? Simone Giannelli, 22 anni, palleggiat­ore dell’Italia e di Trento FIVB
Simone Giannelli, 22 anni, palleggiat­ore dell’Italia e di Trento FIVB

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