La Gazzetta dello Sport

James e Nedovic Una buona Milano s’inchina al Fener

●Antipasto di Eurolega a Zara: brillano i big dell’Ax Pianigiani: «Un piccolo passo verso il loro livello»

- Vincenzo Di Schiavi

Il torneo di Zara offre un antipasto di Eurolega con portate vere. Milano è senza Jerrells, ma incassa il ritorno di Bertans. Il Fenerbahce deve rinunciare al solo Datome, per il resto è il gruppo che inseguirà l’ennesima Final Four. Vincono i vicecampio­ni d’Europa 84-79, piegando un’Armani bellissima per 15 minuti e poi ingabbiata dalla poderosa fisicità difensiva dei turchi che, sotto di 13 (2538), girano il match con un break di 25-5, ma mai riescono a prendere il largo.

POLLICE SU Siamo in preseason e interrogar­e il presente può diventare ingannevol­e, specie se c’è tanta voglia di sperimenta­re. James e Nedovic, per esempio, giocano assieme praticamen­te solo gli ultimi 5 minuti, seminando crepe sulle certezze altrui. Certe fiammate dell’ex Pana lasciano a bocca aperta, la doppia dimensione del serbo che sa costruire e finalizzar­e lo rende insostitui­bile. La chimica tra i due dovrebbe fare il resto, ovvero la differenza. Pianigiani però ha bisogno di testare anche sentieri inesplorat­i. Tipo certi quintetti pesanti, con tre lunghi in campo da cui l’AX trae segnali utili ma non ancora certezze. Gudaitis e Kuzminskas con Burns da «tre». E poi Tarczewski, ancora Kuz e Brooks. Brillano soprattutt­o i lituani: Mindaugas studia da attore protagonis­ta, Gudaitis dà un saggio di quello che potrebbe inventarsi quando viene innescato dalla coppia James-Nedovic. Le otto triple del primo tempo, la fluidità in attacco e una condizione già accettabil­e raccontano di un potenziale offensivo importante. Davanti Milano c’è, come c’era l’anno scorso per la verità. I problemi, storicamen­te, non sono lì.

DA RIVEDERE L’Emporio va sotto solo quando il Fener porta la fisicità e l’intensità difensiva su vette che solo le big possono permetters­i. A quel punto Milano paga concedendo troppi rimbalzi offensivi e perdendo ritmo e lucidità, senza però mai uscire dal match. L’affanno appare evidente ma tararsi sulla corazzata di Obradovic sarebbe da presuntuos­i. Insomma più luci che ombre. «Giocavamo contro una squadra tra le più forti al mondo fuori dalla Nba dice Pianigiani -. Lo considero un ottimo allenament­o. Non abbiamo la loro storia in termini di conoscenza reciproca tra i giocatori ma il nostro obiettivo è arrivare al livello loro come letture e intensità e questo lo considero un test superato. Un piccolo passo verso quel livello altissimo che il Fener ha raggiunto da anni». Fenerbahce-Milano 84-79 (Vesely 18, Melli, Dixon 11; James 22, Kuzminskas 11, Nedovic 10). Oggi, ore 18, MilanoBaye­rn

LA CHIAVE Olimpia senza Jerrells. Il coach biancoross­o: «Test superato»

I vicecampio­ni d’Europa privi di Datome. Melli sempre più solido

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CIAMILLO Nemanja Nedovic, 27 anni, prima stagione a Milano

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