La Gazzetta dello Sport

Ora ci ha preso gusto Un’altra zampata per scordare Valencia

●Il portoghese ha segnato dopo una gara generosa in cui ha avuto altre occasioni

- Fabiana Della Valle INVIATA A FROSINONE

L’ansia che pensava di aver scacciato via con la doppietta al Sassuolo gli si è riappiccic­ata addosso dopo il rosso di Valencia e gli ha fatto compagnia per un bel tratto nella nottata di Frosinone, almeno fino a quando non è arrivata l’esultanza liberatori­a. Cristiano Ronaldo ha trovato la prima rete in trasferta nello stadio gioiello voluto dal presidente Stirpe, dove molti spettatori ieri sera avevano il cuore diviso a metà. Una girata di sinistro di prima intenzione dopo una deviazione su tiro di Pjanic: così ha ucciso le speranze dei ciociari, che avevano resistito per ottanta minuti. Poi è entrato Federico Bernardesc­hi, che a Valencia, subito dopo l’espulsione, aveva ricordato al divo Cris in lacrime «Sei sempre il numero uno», e come per magia Ronaldo si è sbloccato e ha lanciato la Juventus verso la quinta vittoria di fila.

AFFONDO SENZA STOP Ci fosse stato ancora l’Avvocato, probabilme­nte avrebbe detto che Cristiano a Frosinone è diventato utile quando ha smesso di cercare di essere divertente. Ronaldo aveva iniziato tentando numeri, su punizione, di tacco e in molte altre maniere, ha finito con un colpo più efficace che bello, ma in cui c’è molto del suo bagaglio da numero uno. Ronaldo segna spesso senza stoppare: l’anno scorso era accaduto molte volte. Anche nel primo tempo, quando Capuano aveva salvato sulla linea, CR7 aveva tirato di sinistro senza bisogno di controllar­e il pallone. Idem quando ha svirgolato alto nella ripresa. Tutte occasioni mancate che sembravano presagi negativi, ma la voglia di riprenders­i la scena di Cristiano, dopo la forzata doccia anticipata di Mestalla, ha invertito la tendenza.

FORZA MENTALE Ronaldo era entrato in campo come sempre per ultimo, accarezzan­do la testolina del bimbo che teneva per mano. Uno scatto, il solito saltello, poi lo sguardo concentrat­o e fiero. Nei primi dieci minuti aveva creato il panico nel Frosinone, costringen­do Goldaniga a un fallo cattivello per placarlo. Cristiano è finito a terra dolorante, primo segnale che la serata non sarebbe stata facile. Ma alla fine è arrivato il gol. «Ronaldo ha avuto tante occasioni - ha commentato Massimilia­no Allegri -, ma i palloni dentro l’area finiscono tutti a chi deve segnare. Ha sbagliato anche, ma la sua forza è restare sempre dentro la partita: fare quella rete significa avere forza mentale diversa dagli altri». La Juventus a Frosinone ha chiuso con 30 conclusion­i tentate, primato in una singola partita di A; 10 appartengo­no a Ronaldo, che ha fatto il record in A: ha tirato più in porta lui in campionato del Frosinone (42 contro 38) e ha una media di 8.4 tiri a partita in A, più di ogni altro giocatore dal 2004-05. Avere uno come lui in squadra aiuta: il Frosinone lo ha provato sulla propria pelle. E Bernardesc­hi è sempre più convinto: «Cristiano è il migliore al mondo». Sempliceme­nte.

LA CURIOSITA’ Finora in Serie A Ronaldo ha tirato 42 volte, tutto il Frosinone 38

Ieri sera CR7 è sembrato un po’ ansioso e ha cercato numerose finezze

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