Dos Santos spegne il sogno del Padova Bisoli rallenta, la Cremonese ride
●Clemenza porta avanti i veneti, poi il calo fisico La squadra di Mandorlini cresce e sfiora la vittoria
La regina dei pareggi difende il suo trono. Dopo i 21 della stagione scorsa, la Cremonese conquista il terzo in quattro partite mantenendo l’imbattibilità ma confermando la sua crescita. Male nel primo tempo, molto meglio nel secondo quando è riuscita a rimettere in piedi la partita sfiorando anche la vittoria contro un Padova che, con il passare dei minuti, è sparito. Brutte notizie per Bisoli che, dopo l’interessante avvio di campionato, ha subìto prima la batosta di Salerno (3-0) e adesso questo pareggio che - alla fine è da considerare oro.
PADOVA A META’ Perché il Padova solo nel primo tempo ha messo in mostra la sua verve. Bisoli aveva cambiato modulo per ravvivare la squadra e fronteggiare meglio il tridente avversario, poi è tornato alla difesa a tre (meglio: a cinque). Ma è stato il calo fisico a colpire. Bello il primo tempo, frizzante, con qualche bella iniziativa, senza lasciare spazi agli avversari, e con il gol. A propiziarlo Broh - una delle novità con una incursione in verticale dal centro destra che non ha trovato avversari ad arginarla: assist per Clemenza e perfetta girata in rete. Tutto qui, però, a parte un secondo tentativo di Clemenza sventato dal portiere. Perché il Padova a quel punto non ha pensato ad altro che a difendere il gol, chiudendosi progressivamente senza più riuscire ad andare a bussare alla porta di Radunovic.
SVOLTA CREMONESE Irriconoscibile nel primo tempo, un po’ più coraggiosa in avvio di ripresa, la Cremonese ha dimostrato di meritare l’etichetta di outsider per la promozione do- po i cambi di Mandorlini, che con Paulinho e soprattutto Perrulli ha dato sostanza a un attacco in precedenza troppo abulico. Così nell’ultima mezzora si è giocato a una porta sola, con Merelli a sventare ogni tentativo alle spalle di un muro che pian piano è andato sgretolandosi. Dopo che al 27’ la Cremonese ha invocato un rigore per fallo di mano (bravo Abbattista a fischiare un precedente fuorigioco), 10 minuti dopo sul corner numero 11 del solito Perrulli è stato Castrovilli ad allungare la traiettoria di testa sul secondo palo, dove quel volpone di Dos Santos ha appoggiato in gol. Galvanizzata dal pareggio, la Cremonese ha continuato ad attaccare e dopo un altro corner di Perrulli calciato all’indietro, la sventola di Castagnetti era diretta all’incrocio e super Merelli ha saltato i suoi. Sì Cremonese, i rimpianti sono giustificati.