La Gazzetta dello Sport

Dos Santos spegne il sogno del Padova Bisoli rallenta, la Cremonese ride

●Clemenza porta avanti i veneti, poi il calo fisico La squadra di Mandorlini cresce e sfiora la vittoria

- Nicola Binda INVIATO A PADOVA

La regina dei pareggi difende il suo trono. Dopo i 21 della stagione scorsa, la Cremonese conquista il terzo in quattro partite mantenendo l’imbattibil­ità ma confermand­o la sua crescita. Male nel primo tempo, molto meglio nel secondo quando è riuscita a rimettere in piedi la partita sfiorando anche la vittoria contro un Padova che, con il passare dei minuti, è sparito. Brutte notizie per Bisoli che, dopo l’interessan­te avvio di campionato, ha subìto prima la batosta di Salerno (3-0) e adesso questo pareggio che - alla fine è da considerar­e oro.

PADOVA A META’ Perché il Padova solo nel primo tempo ha messo in mostra la sua verve. Bisoli aveva cambiato modulo per ravvivare la squadra e fronteggia­re meglio il tridente avversario, poi è tornato alla difesa a tre (meglio: a cinque). Ma è stato il calo fisico a colpire. Bello il primo tempo, frizzante, con qualche bella iniziativa, senza lasciare spazi agli avversari, e con il gol. A propiziarl­o Broh - una delle novità con una incursione in verticale dal centro destra che non ha trovato avversari ad arginarla: assist per Clemenza e perfetta girata in rete. Tutto qui, però, a parte un secondo tentativo di Clemenza sventato dal portiere. Perché il Padova a quel punto non ha pensato ad altro che a difendere il gol, chiudendos­i progressiv­amente senza più riuscire ad andare a bussare alla porta di Radunovic.

SVOLTA CREMONESE Irriconosc­ibile nel primo tempo, un po’ più coraggiosa in avvio di ripresa, la Cremonese ha dimostrato di meritare l’etichetta di outsider per la promozione do- po i cambi di Mandorlini, che con Paulinho e soprattutt­o Perrulli ha dato sostanza a un attacco in precedenza troppo abulico. Così nell’ultima mezzora si è giocato a una porta sola, con Merelli a sventare ogni tentativo alle spalle di un muro che pian piano è andato sgretoland­osi. Dopo che al 27’ la Cremonese ha invocato un rigore per fallo di mano (bravo Abbattista a fischiare un precedente fuorigioco), 10 minuti dopo sul corner numero 11 del solito Perrulli è stato Castrovill­i ad allungare la traiettori­a di testa sul secondo palo, dove quel volpone di Dos Santos ha appoggiato in gol. Galvanizza­ta dal pareggio, la Cremonese ha continuato ad attaccare e dopo un altro corner di Perrulli calciato all’indietro, la sventola di Castagnett­i era diretta all’incrocio e super Merelli ha saltato i suoi. Sì Cremonese, i rimpianti sono giustifica­ti.

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LAPRESSE Claiton Dos Santos, 34 anni, seconda stagione a Cremona

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