Jorge furioso: «Gara rovinata, colpa di Marc»
● Scintille tra futuri compagni: microfrattura a un piede per Lorenzo, Thailandia a rischio?
Ferito nel fisico e nell’animo: Jorge Lorenzo schiuma rabbia, non si dà pace, è convinto di aver subito un torto pazzesco. «Sono caduto per colpa di Marquez: a Misano era stato un mio errore, ma qui no. Il suo è stato un sorpasso a dir poco scorretto: come minimo dovrebbe chiedermi scusa». Il responso medico parla di «lussazione della falange del primo metatarso e micro frattura del secondo metatarso del piede destro». La lussazione è stata subito ridotta al centro medico del circuito, poi a Lorenzo è stato messo un gesso, che verrà cambiato oggi. Fino al lunedì precedente il GP di Thailandia (7 ottobre) dovrà stare a riposo, poi verrà valutata la situazione: la sua partecipazione, però, non dovrebbe essere in discussione.
BLOCCO C’è invece da dibattere sull’episodio che ha messo fine alla gara di Jorge. Lo spagnolo della Ducati non ha dubbi: «Sono impotente e arrabbiato e quello che mi dà più fastidio è che da fuori sembra colpa mia. Ma non è così, io e lui sappiamo quello che è successo: Marquez mi ha fatto cadere, non mi ha lasciato alternative». Non potendo portare — per sua stessa ammissione — le immagini a supporto delle sue parole, Jorge prova a spiegare meglio quanto è accaduto. «Ero sulla giusta traiettoria, la stessa che ho sempre fatto negli ultimi sette anni al via… Ero già piegato, ma Marquez è entrato aggressivo, mi ha portato fuori linea, sulla parte verde all’esterno dell’asfalto. È come se mi avesse fatto un blocco, senza lasciarmi alternativa, non avendo più spazio all’interno — racconta, mimando con le mani il sorpasso del futuro compagno di squadra della Honda —. Non lo deve fare mai più, altrimenti anch’io in futuro cambierò stile di guida». Un errore, in ogni caso, Lorenzo l’ha commesso: ha aperto il gas troppo presto. Questo non può essere colpa di Marquez. «Ho temuto che mi passassero in quattro o cinque piloti, ho dato gas anche se ero sullo sporco, ma non pensavo di cadere. Marquez mi ha rovinato la gara e la possibilità di vincere, compromettendo anche i prossimi
5 TITOLI IRIDATI
GP. Non si guida così».
RECIDIVO Non è la prima volta che Jorge accusa Marquez di pilotare al limite e ci tiene a sottolineare come in altre occasioni si sia trovato in difficoltà per colpa di un sorpasso azzardato del rivale: «Anche in Austria, nella nostra sfida per la vittoria, aveva fatto qualcosa di simile. Allora, fortunatamente, non era successo nulla e non avevo detto niente. Ricordo poi Silverstone, l’entrata all’ultima curva nel 2014. Così non è corretto». È naturale chiedersi perché Lorenzo non abbia reclamato in direzione gara. «Sarebbe stato del tutto inutile, so cosa mi avrebbero risposto. Qui vengono date penalizzazioni su episodi che da fuori sembrano brutti, ma se uno cade per colpa di un altro e si rompe una gamba, non accade nulla».
REPLICA «Nessuno della Ducati è venuto da noi a reclamare, ed esaminando le immagini lo abbiamo valutato come un normale incidente di gara» spiega il direttore di gara Mike Webb. Obiettivamente, su un episodio del genere la “race direction” non può e non deve intervenire. Probabilmente ne è consapevole anche Lorenzo, determinato però a chiedere chiarimenti in Thailandia. «Di solito, per i miei tanti impegni, non partecipo alla Safety Commission, ma alla prossima gara ci andrò, chiederò spiegazioni, dirò che così non si fa». Difficilmente avrà una riposta da Marc Marquez. Chissà che cosa accadrà l’anno prossimo, quando saranno compagni di squadra...
MARQUEZ MI HA PORTATO FUORI. COSÌ NON SI FA, NON È CORRETTO
JORGE LORENZO