GLI INTRECCI TRA CHAMPIONS E CAMPIONATO
twitter: @PaoloCond
Inter-Fiorentina apre stasera una settimana in cui tutte le principali protagoniste della Champions giocheranno due volte tra i loro confini prima di varcarli per il secondo turno del massimo torneo europeo. È un trailer di quanto accadrà a primavera, quando la successione di impegni tra campionato e Champions indirizzerà molte sentenze. Quello dei prossimi giorni, quindi, sarà un test sulla profondità delle rose, e i calendari nazionali ci hanno messo del loro per renderlo attendibile. Prima delle gare di Champions, in Italia si giocheranno Juve-Napoli e RomaLazio, in Spagna ci sarà il derby di Madrid, in Inghilterra Liverpool e Chelsea si affronteranno addirittura due volte (domani in coppa, sabato in campionato), e persino il Bayern è atteso da una gara più impegnativa del solito, visto che va a Berlino dall’Hertha, la sua inseguitrice. Naturalmente il peso della partita di Champions va considerato: la Juve affronta in campionato la principale delle sue rivali - il Napoli - mentre lo Young Boys in coppa è assai meno pericoloso. Viceversa il Napoli, dopo la trasferta di Torino, torna al San Paolo per ricevere il Liverpool in quella che il deludente pari di Belgrado ha trasformato nella partita-chiave del girone. Il che significa che Allegri potrà schierare l’undici top in campionato e rilassarsi un po’ - soltanto un po’ - in coppa; Ancelotti invece dovrà utilizzare in Europa il suo meglio, a costo di risparmiare a qualcuno l’intero minutaggio contro la Juve. I due tecnici sono alle prese con differenti priorità, e nella scelta di una formazione questo conta. Le altre grandi che non possono fallire il secondo turno Champions, Manchester City e Psg, sono attese da partite interne non troppo complicate: viaggio a Oxford in coppa e poi Brighton in casa per Guardiola, Reims in casa e Nizza fuori per Tuchel. Aiutini da far valere.
Ma cosa succederà tra marzo e maggio, i mesi in cui ogni giallo troverà il colpevole e - va da sé molte vittime? Gli spagnoli si sono organizzati, perché il Clasico tra Real e Barcellona, un tempo frequentissimo tra andata e ritorno delle semifinali Champions (livello di stress da Mission Impossible), quest’anno va in scena il 3 marzo, ben prima che le storie europee si facciano tese. Bayern e Dortmund vivranno il loro confronto di ritorno il 6 aprile, subito prima dei quarti. Anche per il City in Premier sarà tutta discesa dopo il derby con lo United di metà marzo, mentre il Liverpool avrà ancora il Chelsea fra le scatole il 13 aprile, fra andata e ritorno dei quarti.
Il calendario della Serie A non è stato altrettanto comprensivo, disegnando alla Juve - la nostra candidata di punta - una primavera molto accidentata a fronte dell’attuale sequenza di gare facili: se si escludono i match contro la Lazio del secondo turno e quello col Napoli di sabato (comunque casalinghi), nelle prime 10 giornate i campioni d’Italia stanno affrontando solo squadre finite l’anno scorso nella parte destra della classifica oppure neopromosse. Ma alla partenza in discesa non può che corrispondere un arrivo in salita. Se sarà così brava da arrivarci in corsa ovunque, questa la sequenza della Juve tra fine aprile e inizio maggio: Inter fuori, semifinale andata, derby col Torino, semifinale ritorno, Roma fuori. Un ciclo durissimo, specie se all’epoca lo scudetto fosse ancora in ballo. A proposito di Champions c’è anche un Inter-Roma subito dopo i quarti, a far venire già adesso un po’ di fiatone. Molto più semplice l’eventuale primavera europea del Napoli: sul cammino di Ancelotti tutte le mine sono state piazzate adesso, se scollina in buona salute la discesa si annuncia leggera.