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Nuovo Bernardeschi con fisico da marine e voglia di crescere La Juve ha trovato lo scudiero di CR7
Zac, un giorno d’estate FB33 ha tagliato i capelli. Eppure non ha perso le forze, anzi. Con la sobria sforbiciata, Federico Bernardeschi ha scelto un look da marine. Nei fatti, è diventato un soldato al servizio della Signora, il primo cavaliere alla corte di re Cristiano. In fondo, alla Juventus i giocatori piacciono così: obbedienti, raffinati e pronti a fare una corsa in più. Nello scatto in avanti del numero 33, lievitato a vista d’occhio nel suo status bianconero, c’è questa nuova solidità mentale. Berna ha fatto clic e di colpo quei 40 milioni sembrano pure pochi: l’anno passato l’a.d. Beppe Marotta tribolò per settimane nel trattare e poi staccò un maxi-assegno per la Fiorentina. Esagerato secondo qualche scettico, ma un anno dopo Bernardeschi non è più un comprimario e vale almeno il doppio. C’è un garante altamente qualificato sul prezzo: Ronaldo ha scelto l’azzurro come partner in crime. La sintonia è in campo, nella ricerca della giocata di coppia, ma soprattutto fuori, nell’amicizia e nelle risate: Ronaldeschi, nuovo supereroe che governa sul pianeta bianconero, è nato così, tra un cross e una cena in zona Gran Madre. SURF E ACCORDI
È consapevolezza mentale, ma pure «strapotere fisico», per dirla alla Allegri: da tempo l’esterno bianconero non faceva la preparazione estiva per intero. Quest’anno ha sgobbato dal primo giorno e il risultato è evidente: gol vittoria a Verona, prestazione da top europeo nella corrida di Valencia, ingresso spacca-partita a Frosinone. Già l’anno scorso Berna era sulla buona strada per prendersi la Juve, poi il crac al ginocchio: si rischiava un’operazione e un lungo stop, ma alla fine ha fatto effetto la terapia conservativa dello staff medico. Così quest’anno Bernardeschi si è presentato sui blocchi carico a molla: è sempre il solito Federico, il surfista appassionato e il chitarrista che studia gli accordi di Tom Waits, ma ha un anno di Juve in più sul curriculum. E si vede.
VERSATILE Dal Rinascimento alla modernità, sempre nel segno della poliedricità: un gior-
AL TOP
Dopo anni Federico ha fatto per intero la preparazione E ora in campo vola
Un super inizio di stagione e la crescente fiducia di Allegri
no, quando ancora era alla Fiorentina, Federico raccontò che il suo personaggio preferito del passato era Filippo Brunelleschi, a cui si sente vicino per estro e versatilità. «Lui lo era nelle arti, io in campo». Berna è sempre stato un giocatore duttile, capace di adattarsi alle esigenze dell’allenatore del momento. Col Frosinone Allegri l’ha piazzato mezzala al posto di Bentancur e lui ha iniettato nel motore accelerazioni e idee. Un’evoluzione tattica su cui il tecnico sta lavorando da inizio ritiro e Berna sta rispondendo benone. L’ex viola ha studiato la fase difensiva, assimilando i movimenti del mediano, diversi da quelli dell’esterno, e ha fisicità a sufficienza per reggere l’urto avversario in quelle zolle. Avere una mezzala con così tanta qualità consente di sfruttare meglio le punte e mettere più palloni dentro l’area. Esattamente ciò che è successo allo Stirpe. Però per poterselo permettere, però, serve un Emre Can in versione regista, ieri non del tutto convincente. Un esperimento che di sicuro verrà ripetuto, intanto contro il Bologna Bernardeschi potrebbe tornare titolare, come è già accaduto 3 volte su 6. Assieme a Cristiano, che ieri ha ricevuto una carezza a sorpresa dal «nemico» Florentino: «È rimasto nel cuore di tutti i madridisti, un giorno tornerà al Real». Si vedrà, nell’attesa domani c’è una serata da supereroi. Da Ronaldeschi.