La Gazzetta dello Sport

Adani: «Mauro non si fissi solamente sul gol Giovanni è già pronto per fare il grande salto»

- Luca Taidelli

INVIATO A REGGIO EMILIA

Lele Adani, l’uomo della «garra charrua», è il doppio ex perfetto per inquadrare Inter-Fiorentina.

Adani, la Fiorentina è destinata a rimanere lì in alto?

«Vedo un bell’assemblagg­io tra ambiente, tecnico e giocatori, costruito per il futuro ma che già oggi si diverte molto. Un gruppo che ha voglia di migliorare, che ha saputo trasformar­e un dramma come la morte di Astori in energia positiva. Solo il tempo dirà se è già da prime 4, ma il percorso è giusto».

Quello dell’Inter, invece, che percorso è?

«Una strada tutta da scoprire. Si è indebolita a inizio mercato perdendo due fuoriclass­e come Cancelo e Rafinha. La strategia però è stata interessan­te, ha scelto diversi giocatori nello stesso reparto, per muoversi cioè sotto o vicino alla prima punta. Ora Spalletti deve trovare il modo di farli giocare insieme. Vanno ancora valutati sotto il profilo dell’intesa e del risultato. Davanti devono condivider­e l’idea dell’allenatore, non basta comprender­la. In questo la Viola è più avanti».

Chi invece è più avanti tra Icardi e Simeone?

«Il Cholito è un gradino sopra ed è tempo che se ne renda conto. Ha segnato i suoi 13-15 gol, ma fa anche crescere la squadra. Sotto l’aspetto della voglia, della tecnica e della malizia è pronto per il grande salto».

E Icardi?

«Sta migliorand­o nella sue virtù ma è ancora un punto interrogat­ivo negli altri aspetti del gioco. E non parlo di volontà o capacità di relazionar­si con i compagni. Mauro ha due palle così... ma deve crescere a livello di resa. Ormai l’attaccante atipico è quello come lui, che segna tanto ma non partecipa alla manovra. Oggi tutti gli attaccanti giocano a calcio. Se si toglie la fissazione che esiste solo l’area di rigore, esplode definitiva­mente. Senza dimenticar­e che Nainggolan deve ancora intendersi con Mauro».

Quanto sarebbe importante per l’Inter espugnare il proprio stadio, dove in questo campionato non ha ancora vinto?

«Tantissimo. Per Spalletti e i suoi è un esame più delicato di quello con la Samp. Una buona prestazion­e, con risultato, porterebbe alla consapevol­ezza che il percorso è quello giusto. E l’effetto San Siro inizierebb­e a farsi sentire davvero. Ma aver vinto due volte nel recupero dice che l’Inter a livello emozionale c’è. Sa dare tutto quando serve, senza scomporsi».

Pronostico?

«Non amo farne. Credo che saranno decisivi Perisic, Chiesa e Pjaca (se gioca). I viola hanno un attacco più coeso, l’Inter va a fiammate e Ivan in questo è unico».

●Il doppio ex: «Sbloccarsi a San Siro sarebbe importante per Spalletti La Viola è il futuro, però funziona già»

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Lele Adani, 44, dal 1999 al 2004 ha giocato con Fiorentina e Inter

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