La Gazzetta dello Sport

Pioli: «La Fiorentina va, ma non abbiamo fatto niente»

●Il tecnico viola farà un paio di cambi: «Lavoriamo a testa bassa. Io e Spalletti ci stimiamo: noi simili per la pelata...»

- Giovanni Sardelli FIRENZE

Nessuna paura di volare, o di cadere. Semmai una giusta dose di equilibrio con spruzzate di fierezza e voglia di sognare. Poco più di un anno fa la Fiorentina si presentava a San Siro contro l’Inter per la prima di campionato. Non era una squadra, ma una valanga di nuovi giocatori, potenziali­tà individual­i e scommesse. Finì 3-0 per l’Inter con la Viola a chiedersi quanto ci sarebbe voluto per tornare a essere credibili. Poco, la risposta. C’è voluto poco davvero visto che la Fiorentina di adesso è squadra vera. La più giovane del campionato, certo. Ma anche piena di certezze. Guai, però, a pensare che il grosso del lavoro sia già stato fatto. «Lo scorso anno a Milano – esordisce Pioli – eravamo incompleti e con tanti punti interrogat­ivi. Adesso siamo una squadra seria che dà sempre tutto. Quindi ce la possiamo giocare conoscendo però le grandi difficoltà del match. L’Inter è una squadra fortissima».

TESTA BASSA L’ambiente è coeso e piuttosto unito, trascinato da una squadra che lascia sempre tutto sul campo a prescinder­e dal risultato. Guidata da un tecnico sul cui amore per la Fiorentina non vi sono dubbi. E costruita bene sul mercato. Spiega Pioli: «L’inizio è stato buono però non abbiamo ancora fatto niente. Il calendario è stato discreto con tre partite in casa, quindi inutile guardare troppo avanti. Il campionato è appena iniziato, dobbiamo essere consapevol­i della nostra identità e delle nostre qualità, lavorando sempre a testa bassa». A San Siro ci saranno un paio di cambi rispetto alla formazione base, visto che la Fiorentina è alla terza partita in meno di una settimana. In mezzo al campo scalpita Edimilson Fernandes, davanti i dubbi sono infiniti. Togliere i big è sempre un rischio, ma se Pioli nella rifinitura dovesse vedere segnali di stanchezza nei suoi, Eysseric e Mirallas sono pronti. Dietro spazio ai migliori, c’è da fermare Icardi. Bello il duello a distanza con il compagno di nazionale Simeone. Ancora Pioli: «Giovanni stia crescendo tantissimo, Icardi è già campione e ha una media gol impression­ante. E’ un animale da area di rigore, Simeone ha caratteris­tiche diverse. Giovanni è forte ma può migliorare molto con la serietà e il lavoro».

BATTUTE E PELATA Bello e sincero il rapporto con Spalletti, anche se la squalifica di Luciano eviterà l’incrocio in panchina: «Ci stimiamo e il nostro rapporto è ottimo. In cosa ci assomiglia­mo? La pelata, mentre lui è più abbronzato oltre ad essere molto comunicati­vo e bravissimo anche nelle battute: si vede che è toscano. A parte gli scherzi credo sia soprattutt­o un grandissim­o allenatore».

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Stefano Pioli, 52 anni, seconda stagione alla Fiorentina ANSA

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