La Gazzetta dello Sport

Cairo: «Toro, resettiamo per ripartire a Bergamo»

●Il presidente: «Con l’Atalanta deve esserci lo spirito di chi vuole fare una grande prestazion­e»

- Matteo Brega

Un tuffo nell’arte per la presentazi­one del «Premio Cairo» a Milano e sguardo già all’Atalanta perché domani sera il campionato del Torino riparte da Bergamo. Senza sosta, in un unico respiro.

RIPARTENZA Il lunedì successivo alla sconfitta contro il Napoli è il giorno della carica. Il presidente del Torino, Urbano Cairo, torna sulla sconfitta di domenica così: «Succede, la partita non ha avuto l’esito sperato, la squadra non ha fatto quell’ulteriore passo avanti che aveva fatto nelle partite precedenti». Il riferiment­o vola sulla rimonta del Meazza contro l’Inter (da 0-2 a 2-2), sulla vittoria interna contro la Spal (la prima sconfitta dei ferraresi e il primo gol subito in campionato sono arrivati proprio contro i granata) e sul pareggio di Udine. «Dobbiamo resettare e ripartire — aggiunge il presidente a margine della conferenza stampa di presentazi­one della 19ª edizione del “Premio Cairo” a Palazzo Reale a Milano —: mercoledì c’è già un’opportunit­à».

Ecco, resettare e ripartire per trasformar­e la sconfitta per 3-1 contro il Napoli in un evento unico che possa chiarire le zone d’ombra per non farle più comparire. Un’iniezione di lucidità da utilizzare nei prossimi momenti di difficoltà che arriverann­o. «Quello che è successo purtroppo è una partita nata male — prosegue Cairo —. Abbiamo subìto nei primissimi minuti quel gol su un pasticcio difensivo, poi il Napoli ha fatto una gran partita e faccio i compliment­i a loro. Noi non siamo stati quelli che eravamo stati in altre partite dove si era fatto molto bene. Succede».

SPIRITO Il turno infrasetti­manale permette di rimettere la testa immediatam­ente sul futuro. «Lo spirito di mercoledì (domani, ndr) deve essere il solito spirito, non certamente quello di ieri (domenica, ndr), ma lo spirito di chi vuole fare una grande prestazion­e — sottolinea Cairo pensando alla trasferta di Bergamo contro l’Atalanta —. Quando metti la grande prestazion­e, generalmen­te tutto ne consegue. L’importante è resettare velocement­e». Anche perché contro l’Atalanta sarà gara tostissima, contro una squadra che ha lo stesso numero di punti in classifica del Toro (5) e che è stata l’unica a condannare i granata a una sconfitta esterna nelle ultime 7 trasferte di campionato tra questa stagione e la scorsa (2 vittorie e 4 pareggi

per il resto).

SPIEGAZION­I La fiducia in Mazzarri è immutata: «Ci mancherebb­e, massima fiducia in Mazzarri». L’allenatore aveva lasciato diversi pensieri nell’aria della sala stampa dopo la sconfitta contro il Napoli. Diversi pensieri riassumibi­li in alcuni punti: «Avrei dovuto cambiarne 8-9. Chiedo scusa, il 90% dei ragazzi non è sceso in campo. Il gruppo è mancato, voglio spiegazion­i. Devo capire chi ha la testa giusta per l’Atalanta». La trasferta di domani servirà per dare una riposta e per tratteggia­re un’identità più precisa del Torino. Per fissare invece l’obiettivo stagionale, il presidente Cairo ha una strada ben precisa: «Dobbiamo pensare di fare bene partita dopo partita, poi alla fine del campionato o magari già alla fine del girone di andata tireremo le somme e faremo un bilancio».

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Urbano Cairo, 61 anni, presidente del Torino. Alla sua destra Filippo Del Corno assessore alla Cultura del Comune di Milano LIVERANI

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