Udinese al sicuro Ora Scuffet para anche la paura
●Il portiere del vivaio si è preso il posto da titolare dopo tanta panchina. Decisivo contro il Chievo, adesso deve fermare il super attacco della Lazio UDINESE
È
proprio strano il calcio. Un anno fa Simone Scuffet partì titolare e si ritrovò in panchina alla sesta giornata. A fine stagione aggiungerà solo un altro gettone dal 1’, complice la squalifica di Bizzarri: quello con il Napoli, quando si tolse l’effimera soddisfazione di parare un rigore a Jorginho che sulla respinta firmò il definitivo 0-1. Oggi siamo a cinque partite su cinque dal primo minuto, domani sera con la Lazio eguaglierà il bilancio della scorsa stagione. Impensabile appena una quarantina di giorni fa, quando, con il mercato prossimo alla chiusura, Simone aveva le valigie pronte destinazione Catania. Poi, il mancato ripescaggio dei siciliani in Serie B, ha fatto saltare l’affare, Musso si è infortunato alla mano e Scuffet ha saputo sfruttare al meglio l’occasione.
TIMORI Ha commesso un errore alla prima giornata a Parma (pallone non trattenuto su di un cross non irresistibile e Barillà che ne approfitta), ma i compagni lo cancellarono con una reazione che portò al pareggio. Poi sempre partite da sufficienza piena fino all’exploit di domenica al Bentegodi: un paio di uscite alte non impeccabili, a dimostrazione che deve spazzare via quel po’ di apprensione che ancora ha addosso, ma anche due paratissime sul colpo di testa di Rigoni e sul destro a giro di Giaccherini destinato all’incrocio.
PAROLE «Vittoria da sei punti nel segno del gruppo, un plauso particolare a Scuffet: è un ragazzo di cuore e anima, si merita il momento che sta ● Le presenze di Scuffet in Serie A con l’Udinese. Curiosamente il portiere ha lo stesso numero di gare in B, nell’unico anno giocato a Como
vivendo», le parole a caldo del responsabile dell’area tecnica dell’Udinese Pradé. Ieri sul canale di casa Simone ha ringraziato: «Il fatto di essere friulano e di giocare nell’Udinese è qualcosa di incredibile. Sono contento delle parole del direttore: nel ritiro estivo abbiamo fatto una lunga chiacchierata e lui ha subito compreso la mia situazione e le mia difficoltà nella scorsa stagione». E sull’estate piena di incertezza ha aggiunto: «Si 8 PUNTI
4-1-4-1 era parlato molto di un mio possibile trasferimento anche perchè le gerarchie a Udine non erano ben definite. Il fatto di aver giocato mi rende felice».
NUMERI Adesso le gerarchie sembrano essere consolidate. È vero che per Musso Gino Pozzo in estate ha sborsato 4 milioni, ma considerato che l’argentino ha solo 24 anni, oggi è giusto dare spazio a Scuffet, valorizzarlo e magari metterlo sul mercato la prossima estate. Quattro anni fa l’Atletico Madrid aveva offerto per lui 9 milioni, tra sei mesi quel valore potrebbe essere addirittura superato se Simone vincerà le sue ultime paure. Il tempo è dalla sua parte. Gli anni sono solamente 22 e oggi è è il portiere di una delle difese più solide della Serie A. Meno gol dell’Udinese, infatti, hanno preso soltanto la Sampdoria e la Fiorentina (tre), gli stessi (quattro) dei friulani li hanno subiti la Juventus, la Spal e l’Inter. In questo senso, domani sera, sarà molto chiarificatore l’appuntamento con la Lazio, squadra dall’attacco atomico.
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