Un Di Francesco felice? Quello del Sassuolo: tacco, e via le polemiche
●Il figlio d’arte ha risposto sul campo al caso-Costa: ora Spal e Milan per stupire ancora
Si è lasciato dietro i giorni più difficili guardando avanti. Nel Sassuolo che perdeva la prima gara della stagione, a Torino contro la Juventus, Federico Di Francesco fu protagonista suo malgrado, complice il caso Douglas Costa. Nel Sassuolo che si è rimesso a correre battendo l’Empoli, protagonista lo è stato invece con due assist e un gol, di tacco… Dal tritacarne social dopo Torino («Su di me cose non vere, nessuna frase razzista», la difesa) ai riflettori post-Empoli: «Mi sono estraniato da tutto quello che è stato detto e ho lavorato per rispondere sul campo». Detto, fatto: De Zerbi, che lo ha difeso da subito, gli ha restituito contro i toscani la maglia da titolare che Di Francesco jr. non vestiva da agosto, ne ha indirizzato rabbia e voglia ed è passato all’incasso. Perché Di Francesco gli ha regalato la sua miglior gara della stagione, regalandosi a sua volta il primo gol in neroverde… «Non segnavo da un anno, sono contento di essermi sbloccato», ha detto ancora l’esterno figlio d’arte che, lasciatasi spalle la sua settimana più complicata, ne ha già cominciata una che a lui (e al Sassuolo) può dire tanto. Giovedi la Spal, domenica il Milan, difficile dire cosa farà il Sassuolo («Ci sono i presupposti per fare bene, ma non guardiamo troppo in là e cerchiamo il massimo gara dopo gara»), facile immaginare che Di Francesco farà di tutto per mettere altri minuti, altri gol e assist tra sé e la domenica che poteva farne l’uomo da bruciare e gli ha invece dato la rabbia che serviva a ricominciare. E, come si dice in Emilia quando si lasciano perdere le cose cui non si dà peso, a «darci di tacco». Così ha fatto Di Francesco: con i suoi giorni più complicati e con il pallone che, finito nella porta empolese, ne fa uno dei protagonisti del miglior attacco della Serie A.