La Gazzetta dello Sport

Il croato trionfa ai Fifa Awards Battuto Ronaldo

●Lo juventino e Salah alle spalle del regista del Real Madrid. Spezzato il duopolio CR7-Messi

- Stefano Boldrini CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

Ha vinto Mozart, e non poteva essere diversamen­te nella Royal Festival Hall, illuminata per anni dalla Philharmon­ic Orchestra di Londra. Luka Modric, il pianista del calcio, sogno di una lunga estate dell’Inter, è il giocatore Fifa 2018: ha vinto con un percentual­e di voto del 29,05%. Secondo Cristiano Ronaldo con il 19,8, terzo Salah con l’11,23. Dopo un decennio segnato dallo strapotere Cristiano Ronaldo-Messi, il capitano della Croazia, trascinata nella finale del Mondiale russo dalla classe del regista del Real Madrid, ha interrotto un’egemonia che cominciava a essere noiosa. Le assenze di Ronaldo e di Leo Messi vanno interpreta­te anche nel senso di un passo indietro dopo dieci anni da dominatori, al netto delle spiegazion­i ufficiali: gli impegni di campionato per il portoghese della Juve e problemi di famiglia denunciati dal fuoriclass­e del Barcellona. La Fifa ha criticato i due giocatori: «Hanno screditato il calcio, non si rendono conto della portata del loro gesto». Concetto, questo, ribadito da Fabio Capello: «È stata una mancanza di rispetto. Bisogna presentars­i non solo quando si vince, ma anche quando si perde».

UN FIGURONE Modric, accompagna­to dalla moglie Vanja e dai figli Ivano e Ema, ha suonato note sublimi nel 2018: «È la mia miglior stagione, un anno indimentic­abile». Nato a Zara, esploso nella Dinamo Zagabria, passato per il Tottenham dove per diverso tempo sacrificar­ono il suo talento utilizzand­olo nel ruolo di centrocamp­ista esterno, e approdato al Real Madrid, in cui grazie a Carlo Ancelotti è diventato il direttore d’orchestra, Modric è il simbolo del bel calcio nell’era dei muscolari. Lui, con il suo fisico normale, ma i piedi di zucchero e le visioni che passano solo nella testa dei fuoriclass­e, ha dato spettacolo in un Mondiale dove la Croazia è approdata alla finale poi persa con la Francia. Modric ha fatto un figurone sul palco, parlando in tre lingue: «Sono orgoglioso e felice. La prima cosa che mi sento di dire è che voglio compliment­armi con Salah e Ronaldo. Sono sicuro che avranno altre opportunit­à. È un riconoscim­ento che ha molti padri: gli allenatori della mia carriera, i compagni di squadra del Real Madrid e della Croazia. Senza il loro aiuto, non sarei arrivato quassù». Modric ha poi espresso un pensiero nei confronti della Croazia terza al mondiale nel 1998, con una dedica particolar­e all’ex milanista Zvonimir Boban, che di quella nazionale era il capitano. Boban, oggi vice segretario Fifa, si è commosso.

L’IMBARAZZO L’assenza di Ronaldo e Messi ha vissuto altri momenti d’imbarazzo all’an- nuncio della formazione del 2018: De Gea, Dani Alves, Varane, Ramos, Marcelo, Modric, Kanté, Hazard, Mbappé erano presenti. Le caselle vuote erano quelle dello juventino e dell’argentino.

ALTRI PREMI Il Puskas per il gol più bello è stato assegnato a Salah, grazie alla rete segnata all’Everton nel derby del 10 dicembre 2017: Martina e Gueye AFP

I COMMENTI

Il vincitore: «È stata la mia miglior stagione, un anno indimentic­abile»

La Fifa molto critica verso CR7 e Messi assenti: «Così screditano il calcio»

saltati in dribbling, pallone a giro alle spalle di Pickford. Il portiere del 2018 è il belga Courtois, la giocatrice dell’anno è la brasiliana Marta, mentre il premio fair play è stato vinto dal centrocamp­ista tedesco Lennar Thy, giocatore del Velno: lo scorso marzo saltò la sfida con il Psv Eindhoven per donare le cellule staminali a un malato di leucemia.

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Il croato Luka Modric, 33 anni con la brasiliana Marta Vieira da Silva, 32

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