Il croato trionfa ai Fifa Awards Battuto Ronaldo
●Lo juventino e Salah alle spalle del regista del Real Madrid. Spezzato il duopolio CR7-Messi
Ha vinto Mozart, e non poteva essere diversamente nella Royal Festival Hall, illuminata per anni dalla Philharmonic Orchestra di Londra. Luka Modric, il pianista del calcio, sogno di una lunga estate dell’Inter, è il giocatore Fifa 2018: ha vinto con un percentuale di voto del 29,05%. Secondo Cristiano Ronaldo con il 19,8, terzo Salah con l’11,23. Dopo un decennio segnato dallo strapotere Cristiano Ronaldo-Messi, il capitano della Croazia, trascinata nella finale del Mondiale russo dalla classe del regista del Real Madrid, ha interrotto un’egemonia che cominciava a essere noiosa. Le assenze di Ronaldo e di Leo Messi vanno interpretate anche nel senso di un passo indietro dopo dieci anni da dominatori, al netto delle spiegazioni ufficiali: gli impegni di campionato per il portoghese della Juve e problemi di famiglia denunciati dal fuoriclasse del Barcellona. La Fifa ha criticato i due giocatori: «Hanno screditato il calcio, non si rendono conto della portata del loro gesto». Concetto, questo, ribadito da Fabio Capello: «È stata una mancanza di rispetto. Bisogna presentarsi non solo quando si vince, ma anche quando si perde».
UN FIGURONE Modric, accompagnato dalla moglie Vanja e dai figli Ivano e Ema, ha suonato note sublimi nel 2018: «È la mia miglior stagione, un anno indimenticabile». Nato a Zara, esploso nella Dinamo Zagabria, passato per il Tottenham dove per diverso tempo sacrificarono il suo talento utilizzandolo nel ruolo di centrocampista esterno, e approdato al Real Madrid, in cui grazie a Carlo Ancelotti è diventato il direttore d’orchestra, Modric è il simbolo del bel calcio nell’era dei muscolari. Lui, con il suo fisico normale, ma i piedi di zucchero e le visioni che passano solo nella testa dei fuoriclasse, ha dato spettacolo in un Mondiale dove la Croazia è approdata alla finale poi persa con la Francia. Modric ha fatto un figurone sul palco, parlando in tre lingue: «Sono orgoglioso e felice. La prima cosa che mi sento di dire è che voglio complimentarmi con Salah e Ronaldo. Sono sicuro che avranno altre opportunità. È un riconoscimento che ha molti padri: gli allenatori della mia carriera, i compagni di squadra del Real Madrid e della Croazia. Senza il loro aiuto, non sarei arrivato quassù». Modric ha poi espresso un pensiero nei confronti della Croazia terza al mondiale nel 1998, con una dedica particolare all’ex milanista Zvonimir Boban, che di quella nazionale era il capitano. Boban, oggi vice segretario Fifa, si è commosso.
L’IMBARAZZO L’assenza di Ronaldo e Messi ha vissuto altri momenti d’imbarazzo all’an- nuncio della formazione del 2018: De Gea, Dani Alves, Varane, Ramos, Marcelo, Modric, Kanté, Hazard, Mbappé erano presenti. Le caselle vuote erano quelle dello juventino e dell’argentino.
ALTRI PREMI Il Puskas per il gol più bello è stato assegnato a Salah, grazie alla rete segnata all’Everton nel derby del 10 dicembre 2017: Martina e Gueye AFP
I COMMENTI
Il vincitore: «È stata la mia miglior stagione, un anno indimenticabile»
La Fifa molto critica verso CR7 e Messi assenti: «Così screditano il calcio»
saltati in dribbling, pallone a giro alle spalle di Pickford. Il portiere del 2018 è il belga Courtois, la giocatrice dell’anno è la brasiliana Marta, mentre il premio fair play è stato vinto dal centrocampista tedesco Lennar Thy, giocatore del Velno: lo scorso marzo saltò la sfida con il Psv Eindhoven per donare le cellule staminali a un malato di leucemia.