Pronti via con la Serbia Ha battuto Russia e Francia
●Il c.t. e il girone “facile”: «Polacchi e serbi hanno fatto scalpi eccellenti»
La Polonia campione del mondo in carica – titolo conquistato in casa nel 2014 - e la Serbia erede di quella Jugoslavia che gli azzurri superarono nella finale iridata del 1998. L’ultimo titolo mondiale – il terzo – vinto dall’Italia. Sono queste le avversarie che l’urna di Torino ha regalato alla Nazionale di Blengini per la Final six che prenderà il via domani. Italia che, sorteggiata nel gruppo J, ha evitato due spauracchi come la Russia, l’unica in grado fin qui di superare gli azzurri (3-2 sabato al Forum di Assago), e gli Usa, la sola tra le 24 Nazionali che hanno partecipato a questo Mondiale che ancora non è stata sconfitta: 8 su 8 con 4 successi per 3-0, 2 per 3-1 e 2 per 3-2. Un’impressionante prova di forza con gli scalpi eccellenti ANSA di Serbia (3-2) e Russia (3-1). «Alla Final six sono arrivate 6 delle 7 squadre che alla vigilia erano accreditate con i favori del pronostico – analizza il c.t. azzurro Blengini -. Manca solo la Francia. Sono le squadre più attese, con ambizione ed esperienza e quindi saranno tutte gare molto difficili».
CALENDARIO Ma al di là del sorteggio, è il calendario che potrebbe «aiutare» l’Italia. Zaytsev e compagni debuttano domani alle 21.15 (il primo match della giornata alle 17 sarà quello del girone I con BrasileRussia) mentre poi la sfida contro la Polonia è in programma venerdì, sempre alle 21.15 su Rai 2. Un giorno di riposo tra le due sfide, ma soprattutto la possibilità di giocare l’ultimo match del girone. «Il riposo di giovedì può essere un aiuto? Dipende dalle situazioni, dai risultati. Storicamente la terza giornata è quella che decide di più. Ma comunque ci sono dei regolamenti ed è inutile discutere».
LE RIVALI Serbia e Polonia che in estate gli azzurri hanno già incontrato in Nations League. I primi sono stati superati (3-0) nel 1° weekend del torneo, quello di Kraljevo, con l’Italia che, tranne Lanza, era in campo con tutti i big. Mentre contro i campioni del mondo in carica, nella prima sfida del terzo weekend di Vnl, è arrivato un k.o. per 3-2. Italia che però era orfana di Juantorena, Zaytsev e Colaci. Ma per il 46enne c.t. la testa ora è ai serbi, i primi che proveranno a fermare l’entusiasmo italiano: «All’inizio tutti parlavano della Russia come grande favorita. Poi ha perso due gare nel 1° girone di Bari e subito a parlare di difficoltà. Poi a Milano ci ha superato ed è tornata favorita. Ci vuole equilibrio in queste valutazioni. La Serbia, il nostro primo avversario li ha battuti. Quindi il nostro girone non è così facile. Comunque arrivati a questo punto fare calcoli non serve».
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IL NUMERO mila e trenta spettatori
(di cui 42.760 nella prima fase) in tribuna in 8 gare