La Gazzetta dello Sport

Nazionale, c’è un altro muro da superare: i tre milioni

●Due milioni e mezzo davanti alla tv pure per l’Olanda. Non solo donne, oltre metà over65 e la Lombardia a far da traino

- INVIATO A TORINO d.rom.

Inumeri testimonia­no una sensazione che partita dopo partita si percepiva. L’amore per la Nazionale di pallavolo che si sta giocando il Mondiale in casa è un rapporto che cresce set dopo set. E domenica, nella serata in cui la sfida con l’Olanda aveva un valore relativo (azzurri già sicuri del 1° posto e avversari già eliminati), sono stati 2milioni e 520mila i telespetta­tori (share dell’11.4%) che hanno seguito su Rai2 il match vinto dagli azzurri per 3-1. L’Italia ha chiuso domenica sera la 2ª fase dei Campionati del Mondo. «E’ un dato molto interessan­te che testimonia il boom che sta avendo in tv questo torneo iridato e più in generale la pallavolo maschile» racconta Paolo Lugiato, advisor Auditel ed ex a.d. della Yamamay Busto Arsizio (club di A-1 femminile).

CURIOSITA’ Ma i dati più curiosi arrivano dalla mappatura degli appassiona­ti o curiosi che si sono avvicinati alle partite dell’Italia nel Mondiale in onda su Rai 2. Innanzitut­to i FIVB dati sfatano il mito della pallavolo come sport a trazione femminile: in tutte e tre le serate milanesi sono più gli uomini ad aver visto le partite rispetto alle donne: 53,93% venerdì, 55,98% sabato e 55,20% domenica. Target d’età che però si attesta in prevalenza su gli over 35 (più dell’80%) con punte importanti sabato e domenica per fasce d’età sopra 65 anni (sopra il 50%).

GEOGRAFIA La mappatura dell’Italia del volley che resta incollata davanti ai televisori per il Mondiale ha una geografia variegata, ma lo zoccolo duro del Paese ha nella Lombardia la prima regione per ascolti: ampiamente sopra il 15% per entrambi i sessi nei tre giorni di gare del Forum. Mentre Molise e Valle d’Aosta sono le due regioni con la maglia nera dal momento che si assestano in tutte e tre le serate sotto l’1%. Lugiato si sbilancia poi in una consideraz­ione sul finale della manifestaz­ione. «Come tutti gli eventi sportivi che arrivano al culmine con le sfide decisive è normale e prevedibil­e che gli ascolti crescerann­o ancora. Con la consapevol­ezza che il fatto di trasmetter­e sulle reti generalist­e e non sui canali dedicati permette di partire da una base più ampia di ascolti». E quindi da domani sera la Nazionale italiana è pronta ad attaccare, oltre alla Serbia, anche quota 3 milioni di ascolti e magari avvicinare anche il 15% di share.

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Gli azzurri dopo Italia-Olanda in festa in un Forum stracolmo

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