Gioia D’Ambrosio «Gol pesante, ora continuità»
●Il d.s. interista Ausilio: «Chiesa? Beata la Fiorentina, è molto forte...»
Alla faccia della sincerità. Che Chiesa sia stato a lungo nei radar dell’Inter e che continui ad essere un sogno di mercato del club nerazzurro – e non solo – è risaputo. Ma sentirlo ammettere direttamente dalla bocca del direttore sportivo Piero Ausilio fa un certo effetto. «Devo essere sincero, quando vedo Chiesa dico “beati loro” – ha raccontato prima della sfida contro la Fiorentina il direttore nerazzurro –. Nessuno si nasconde, non si possono mettere in discussione le qualità di questo giocatore. È davvero forte, anche a livello morale. Stiamo parlando di un ragazzo di buona famiglia e di buona educazione. Oltre alla Fiorentina che se lo gode è una cosa bella anche per chi tifa la Nazionale». Tutto giusto, tutto sacrosanto. E nelle espressioni di Ausilio si legge anche una specie di rammarico, più che altro per l’inaccessibilità – per il momento – del cartellino del giocatore. La Fiorentina in estate ha rifiutato offerte superiori ai 50 milioni.
POCO CINISMO Intanto l’Inter è tornata comunque a rigodersi un Candreva, a lungo tra i migliori in campo. Almeno finché le gambe hanno retto, così come la lucidità: «Il nostro è stato un approccio un po’ molle – ha sottolineato l’esterno ex Lazio –, però abbiamo fatto una buona prestazione ed abbiamo creato occasioni da rete. Dobbiamo imparare ad essere più cattivi sotto porta per riuscire a chiudere prima le partite, perché in fondo noi non siamo capaci a gestire le partite». Nemmeno i cambi, forse. Visto l’espressione tutt’altro che felice di Candreva al momento del cambio. Ma ci sta.
D’AMBRO-GOL Ha l’espressione raggiante invece Danilo D’Ambrosio, il match-winner. «Siamo riusciti ad uscire da periodo brutto, ma non pensiamo di aver fatto ancora nulla. Pensiamo già al Cagliari, perché sarà dura» ha ammesso il terzino, che invece non ha capito il perché del check del Var dopo il suo gol: «Non so cosa abbiano controllato ma sono felice per il gol, che è pesante. Ora dobbiamo trovare continuità di risultati. Loro si lamentano degli episodi? Preferisco non parlare».