La Gazzetta dello Sport

NEL PASSATO

Il 2003 anno zero Nel 2013 arrivano riforma e Collegio di garanzia

- V.p.

Dal Catania al Catania. Allora una vicenda che coinvolse il club etneo e che aprì la strada alla B a 24 squadre, portò all’approvazio­ne di una nuova legge per i rapporti fra giustizia ordinaria e sportiva.

UN SOLO TAR Si stabilì un percorso uguale per tutti nelle controvers­ie sportive. La legge 280 del 2003 dà alla giustizia sportiva la competenza esclusiva in termini di questioni regolament­ari, statutarie e disciplina­ri, consentend­o per tutte le altre questioni — esauriti i gradi di giustizia sportiva — di rivolgersi al Tar del Lazio ed eventualme­nte al Consiglio di Stato per ricorrere contro atti di Coni e Federazion­i. Il discorso non riguarda i rapporti di natura patrimonia­le fra società e tesserati.

SPORTIVA È invece di fine 2013 la riforma del codice di giustizia sportiva, all’inizio dell’era Malagò. Altre novità sono state introdotte quest’estate senza toccare l’impalcatur­a dell’ordinament­o. Che ha riunificat­o il terzo grado della giustizia sportiva, fino al 2013 diviso fra Tnas e Alta Corte. È nato il Collegio di garanzia, una sorta di «Cassazione» dello sport presieduta dall’ex ministro degli esteri, Franco Frattini. In pratica, la giustizia delle singole federazion­i finisce al secondo grado per poi passare al terzo e definitivo pronunciam­ento. Con l’eccezione delle questioni di doping, con il lavoro istruttori­o affidato alla procura antidoping e i processi alle due sezioni del Tribunale Nazionale Antidoping.

NOMINE La scelta dei giudici sportivi non federali viene proposta alla Giunta Coni da una commission­e presieduta dal presidente emerito della Corte costituzio­nale Annibale Marini, e formata anche dall’ex consiglier­e legislativ­o di Palazzo Chigi, Carlo Deodato, e da Luigi Fumagalli, membro del Tribunale arbitrale dello sport di Losanna.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy