L’Entella: «Fateci giocare» E il club pensa a un sit-in
● Un sit-in sotto la sede della Federcalcio per chiedere di tornare a giocare il prima possibile. L’Entella non lo dice, ma ci pensa. E intanto scrive alla Figc affinché a breve il tecnico Roberto Boscaglia e il capitano Luca Nizzetto possano essere ricevuti dal commissario straordinario Roberto Fabbricini e dal direttore generale Michele Uva. Motivo? Capire perché, dopo la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni che riammette i liguri in Serie B, «la Figc non abbia ancora assunto i provvedimenti amministrativi necessari a dare attuazione a quanto disposto». Tradotto significa: «Basta allenamenti, fateci giocare». Il rischio, infatti, è che il limbo dell’Entella («Siamo una squadra fantasma» dicono le voci dallo spogliatoio) duri anche fino a metà ottobre. Troppo per una squadra che si allena da metà luglio e che ha giocato solo due gare di Coppa Italia (con Siena e Salernitana) e una di Serie C (a Novara con il Gozzano), tutte vinte. Senza contare poi tutti gli incontri che dovranno essere recuperati se una decisione definitiva arriverà solo tra venti giorni. Boscaglia e Nizzetto ora attendono una convocazione. A Fabbricini vorrebbero parlare non di regolamenti e tribunali, ma di calcio. E se dalla Figc non arrivasse una convocazione? L’Entella potrebbe partire per una trasferta con destinazione Roma, via Allegri. E qui organizzare un sit-in di protesta. Per chiedere (finalmente) di giocare.