La Gazzetta dello Sport

MAURIZIO STIRPE

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«Tempo a Eusebio: non è colpa sua Dzeko? Lo vorrei nel Frosinone»

PRESIDENTE DEL FROSINONE ● Sfida speciale stasera per Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone e dichiarato tifoso della Roma. Emozionato? «Il cuore è diviso a metà, ma per 90 minuti tiferò solo Frosinone. Abbiamo bisogno di punti e vogliamo dimostrare, come con la Juve, di non essere la vittima sacrifical­e del torneo. La crisi della Roma? Ha cambiato tanto, ringiovane­ndo molto la squadra. Servirà tempo per tornare ai livelli della scorsa stagione, ma Di Francesco non ha colpe: è l’allenatore giusto».

● Lei è sbarcato nel calcio nel 2002 grazie a Franco Sensi. «Un mecenate. Presidenti come lui non ce ne sono più nel calcio di oggi. Amava la Roma, ma cercava di aiutare anche i club delle categorie inferiori. È stato fondamenta­le nel mio primo anno: ci ha aiutato con gli sponsor, con due amichevoli tra Frosinone e Roma».

● Tifoso gialloross­o da 50 anni: i ricordi più belli?

«Ho visto la prima partita all’Olimpico nel 1968. Era la Roma di De Sisti. Nessuno mi ha fatto impazzire come Totti. Francesco arriverà al top anche da dirigente. Che gioia lo scudetto del 2001, quell’anno non mi sono perso una partita. Sensi mi diceva sempre: “Sei l’unico in tribuna d’onore con la sciarpa gialloross­a al collo”».

● Chi sarà decisivo stasera? «Spero un romano e romanista come Soddimo. Se potessi, ruberei Dzeko alla Roma: un bomber così ci farebbe comodo...».

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