La Gazzetta dello Sport

Corini guarisce il Brescia Il Palermo è un fantasma

●Funziona la cura del nuovo allenatore: doppietta Donnarumma e prima vittoria in campionato. Tedino & co. mai in partita

- Guglielmo Longhi INVIATO A BRESCIA

Non vinceva da dieci partite, ha interrotto il digiuno con un avversario non banale, una della favorite per la promozione. Il rinascente Brescia di Corini stende il Palermo, con merito e soffrendo. Perché neppure stavolta ha voluto negarsi il piacere masochisti­co di prendere un gol a partita chiusa. Prima vittoria per il nuovo tecnico, mentre Tedino sbaglia l’esame di maturità.

DONNARUMMA SHOW Due minuti per stendere il Palermo. Un doppio colpo inatteso, perché fino a quel momento il Brescia si era limitato a gestire dopo il brivido al 4’ (palo di Salvi). Ma si è organizzat­o con calma, inseguendo, e trovando, l’equilibrio e l’aggressivi­tà che chiedeva Corini. Grazie soprattutt­o a quattro situazioni chiave. Primo: Tonali davanti alla difesa garantisce copertura perché si muove alla Pirlo e si abbassa per togliere spazio su Trajkovski. Secondo: Bisoli, falso trequartis­ta, non avrà piedi educati ma fa molto movimento, tanto è vero che Jajalo fatica a tenerlo. Terzo: i due attaccanti si trovano grandi spazi e possono approfitta­re della serataccia dei difensori, in partico- lare di Mazzotta che si perde Donnarumma sull’1-0 e di Bellusci che subito dopo svirgola e libera il centravant­i, solo in area. Quarto: anche gli esterni hanno fatto la differenza, soprattutt­o Dall’Oglio che ha ispirato la girata di sinistro di Torregross­a e due minuti dopo ha mandato a segno Donnarumma.

PALERMO MOLLE Male il Palermo: lento e con poche idee, con le ali che faticano a sfondare e Nestorovsk­i lasciato a vagare da solo. Degli orrori in difesa si è già detto, c’è da aggiungere l’indolenza dei centrocamp­isti con Jajalo preoccupat­o solo di seguire Bisoli. La nebbia dei fumogeni che fa cominciare il secondo tempo con un paio di minuti di ritardo non nasconde i problemi di Tedino. Che prova a cambiare e mette Aleesami al posto di Mazzotta per avere più spinta a sinistra. Cambia poco. Il Brescia continua a spingere, trascinato da Tonali: contropied­e di Donnarumma che sfiora il terzo gol. Tedino prova la mossa della disperazio­ne e mette Moreo e Puscas per Salvi e Muravski, due attaccanti per un mediano e un esterno. E’ un 3-4-3 iper-offensivo. Corini risponde coprendosi col doppio trequartis­ta: Morosini e Bisoli dietro Donnarumma. Poi arriva il gol di testa di Moreo, su errore di Gastaldell­o. Ma resta un episodio.

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LAPRESSE Alfredo Donnarumma, 27 anni, al terzo gol in campionato

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