CONSIGLIO
Ferretti: «Nibali abbia carta bianca Nessuno può dirgli come correre» Il tecnico romagnolo lo lanciò tra i pro’ «Non c’è un corridore più onesto di lui»
Da domani gare in linea Innsbruck, con la salita di Igls (7,9 km al 5,7%). Solo i pro’ fanno il terribile Muro. DOMANI - Donne Juniores (72 km, ore 9.10): Camilla Alessio, Vittoria Guazzini, Barbara Malcotti e Matilde Vitillo.
Uomini Juniores (km 132, 14.10): Gabriele Benedetti, Alessandro Fancellu, Marco Frigo, Andrea Piccolo, Samuele Rubino, Antonio Tiberi. VENERDÌ Under 23 (179 km, 12.10): Andrea Bagioli, Samuele Battistella, Alessandro Covi, Alessandro Fedeli, Alessandro Monaco, Matteo Sobrero.
SABATO Donne élite (156 km, 12.10): Sofia Bertizzolo, Elisa Longo Borghini, Elena Cecchini, Tatiana Guderzo, Erica Magnaldi, Soraya Paladin, Elena Pirrone
DOMENICA Professionisti (km 258,5, ore 9.40). Ci sono 84,7 km in linea, 6 giri di 23,8 km (salita di Igls: 7,9 km al 5,7%) e 31 km finali con il Muro (2800 m all’11,5%, max 25%) a 9 km dall’arrivo. Gli azzurri: Nibali, Moscon, Brambilla, Cataldo, Caruso, De Marchi, Pellizotti, Pozzovivo. tutto sempre con grande attenzione. «Nibali ha il diritto di fare al Mondiale quello che si sente. Io a Cesenatico gli ho detto “non mettere il carro davanti ai buoi, non dimenticarti che tu ti chiami Nibali”».
LA COPPIA Ferretti alza la voce per far passare il concetto. «E’ un corridore onesto e una persona perbene, non correrebbe mai contro la Nazionale per fare i suoi interessi, e sarebbe il primo ad aiutare un suo compagno. Moscon, l’altra nostra punta, non poteva immaginare di avere al fianco un compagno migliore. Vincenzo ha quello che io definisco “istinto ragionato”, pensa sempre a quello che fa e non va mai allo sbaraglio, ma quando si muove crea sempre situazioni molto pericolose. Se Cassani non dà carta bianca a Nibali, sbaglia. Nessuno può dirgli come deve correre. E’ il nostro miglior corridore, deve avere carta bianca e Cassani non deve dirgli niente. Soltanto “fai tu”. Quanto è lungo il Mondiale? 258 km? Bene: fino ai 200 è una corsa, dai 220 ai 230 un’altra, ma per arrivare a 260 sono proprio corridori come Nibali che fanno la differenza». Parole del Maestro.