La Gazzetta dello Sport

Ma lo sport può essere anche sostenibil­e?

●Ne parleranno Gian Paolo Montali, Alessandro Benetton, Riccardo Bonadeo, Claudio Marenzi e Fabrizio Longo

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Lo sport ha un impatto importante sull’ambiente. Si pensi a uno stadio che richiede strade e infrastrut­ture per i trasporti pubblici e privati; oppure a una pista da sci che costringe a tagliare gli alberi di un bosco centenario e a consumare acqua per la neve artificial­e. Oppure si mediti su quanta energia pretende un palasport che deve essere riscaldato in pieno. Una volta certi problemi erano considerat­i marginali, oggi non è possibile evitare la domanda: lo sport è sostenibil­e?

L’ECOLOGIA Il rapporto dell’uomo con il mondo che lo circonda, così come la conservazi­one e la cura per le prossime generazion­i di quello che oggi possediamo, sono concetti discussi dalla filosofia e dalle scienze. L’uomo è un potente distruttor­e, ma abbiamo tutti capito che l’ecologia non è più un passatempo per pochi, ma il punto centrale dello sviluppo. Così anche a Trento, durante il Festival dello Sport della Gazzetta, è venuto naturale inserire un momento di riflession­e su questi problemi.

L’INCONTRO L’appuntamen­to è fissato per sabato 13 ottobre, a Palazzo Geremia, alle ore 17. Ne parleranno Fabrizio Longo, direttore generale di Audi Italia, che spiegherà il futuro del Motorsport e della Formula E; Alessandro Benetton, presidente della Fondazione Cortina 2021 che orga- nizzerà i Mondiali di sci; Riccardo Bonadeo, commodoro dello Yacht Club Costa Smeralda, impegnato attivament­e nella Fondazione One Ocean; Claudio Marenzi, presidente di Confindust­ria Moda e Hernò, che mette al centro della propria attività imprendito­riale l’attenzione costante rivolta al territorio e alle persone; Gian Paolo Montali, direttore generale del progetto Ryder Cup, che nel 2022 porterà a Roma la più importante competizio­ne internazio­nale a squadre di golf.

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