La Gazzetta dello Sport

Genoa ok Ancora Piatek: guida i bomber, sei reti

●Sesto gol in 5 partite del capocannon­iere del campionato: il polacco colpisce anche un palo. Poi la rete di Pandev

- Foto: Krzysztof Piatek, 23 anni

Che cosa ha fatto tutto questo tempo? Forse è andato a letto tardi la sera, per parafrasar­e la famosa frase di De Niro in «C’era una volta in America». Altrimenti non si capisce come Krzysztof Piatek sia rimasto nell’ombra fino ad ieri. A 23 anni, nel calcio moderno, uno è già «vecchio», si è capito da un pezzo dove può arrivare. Invece il polacco, mai uscito di casa prima di questa stagione, è esploso in un campionato che non è il più facile del mondo. Aspettiamo confronti più importanti(ancora non ha sfidato alcun difensore big), ma Piatek sembra avere le stimmate del fenomeno. Altro gol altra corsa, il sesto in 5 partite di A. Capocannon­iere, recordman del Genoa (nessuno del Grifone aveva mai segnato nelle prime 5 sfide). L’anima di Milito è entrata nel suo corpo. E possiede l’istinto di Inzaghi, il suo modello, nel trovarsi sempre al posto giusto nel momento giusto. Un po’ Diego e un po’ Pippo, insomma. Oltre alla firma che ha piegato il Chievo, un palo interno clamoroso, un colpo di testa finito fuori di un capello e un rigore procurato che Pasqua ha trasformat­o in giallo per simulazion­e senza che la Var (perché?) intervenis­se. Il suo dirimpetta­io Stepinski, che fino a poco fa lo oscurava in nazionale, si è mangiato un gol di testa davanti alla porta. Duello stravinto. Poi Pandev nel secondo round ha chiuso il discorso con un tiro da biliardo nell’angolino, per dare forma a un dominio chiaro.

LA CHIAVE Piatek è la tattica più efficace di Ballardini. Con il serial bomber polacco il Genoa si salverà facile. Stavolta, complice anche un rivale piuttosto arrendevol­e, la squadra ha mostrato anche più solidità del solito. Le manca un regista per cucire il gioco, Ballardini sta provando un po’ con Bessa, nel finale con Mazzitelli, ma il problema è lì. Intanto, in attesa di ritrovare il vero Marchetti, sembra aver risolto il problema in porta. A parte un’indecision­e in uscita, Radu ha sventato l’unico grande pericolo della sfida, quando ha strappato dalla rete con una prodezza la zuccata di Barba. Dato che il Genoa non aveva un ragionator­e in mezzo, il Chievo avrebbe dovuto pressare molto di più, per rubare palla e ripartire. Invece ha lasciato giocare e si è fatto prendere dalle infilate di Biraschi, Lazovic, Romulo e compagnia. Solo il «vecchio» Giak provava a rubar palla e «distendere» la squadra. D’Anna nel secondo round ha tentato di sorprender­e coi cambi di uomini e sistema (4-2-3-1 con Birsa) ma c’era più benzina e determinaz­ione nella gambe del Genoa. E aveva Piatek dalla sua parte. Uno così, tra le squadre in lotta per la salvezza, non ce l’ha nessuno.

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Goran Pandev, 35 anni, e Krzysztof Piatek, 23, gli autori dei gol

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