La Gazzetta dello Sport

Icardi, Candreva e Brozovic regista Così Spalletti ha cambiato l’Inter

Icardi-gol, Candreva e i muscoli di Brozo Così l’Inter è rinata

- Carlo Angioni MILANO

●Dal Tottenham alla Fiorentina: tutte le mosse che in 8 giorni hanno fatto svoltare i nerazzurri

LE CHIAVI Migliora l’intesa tra Maurito e Radja: molto passa dalle loro intuizioni

Non tutto brilla: nelle 3 vittorie ci sono stati ancora dei black out

Da martedì a martedì. Otto giorni che hanno cambiato la faccia dell’Inter. «Vinciamo e sarà la svolta», aveva detto Luciano Spalletti alla vigilia del ritorno in Champions con il Tottenham. E così è stato. Non è il frutto di coincidenz­e, però. È l’Inter che ha cominciato a girare: non è bella, non fa vedere un gioco spettacolo; ma ha muscoli, bada al sodo, non molla mai (4 gol dopo il 75’ in A sono il record stagionale a cui si aggiungono le 2 reti nel finale agli Spurs) e inizia

101 gol segnati in Serie A da Icardi con la maglia dell’Inter, che indossa dall’estate del 2013: 97 sono arrivati dentro l’area di rigore

a raccoglier­e i frutti. Tutto positivo? Ancora no, perché i minuti di black out nelle tre vittorie non sono certo mancati. Però la svolta è di quelle importanti. E porta la firma, innanzitut­to, di Mauro Icardi: senza il suo gol in Champions si raccontere­bbe una storia molto diversa. È vero che Maurito ha poi steccato con la Samp, ma il rigore segnato alla Fiorentina dice che il capitano resta l’ago della bilancia nerazzurra. Finora non gli sono arrivati tantissimi palloni da buttare dentro, ma i suoi gol sono e saranno fondamenta­li, anche in una stagione che ha già portato nel tabellino marcatori 8 giocatori: cancellare lo zero in Europa e in campionato gli ha tolto un po’ di pressione e può solo farlo giocare più libero. Non solo: Icardi egoista è un ricordo, il capitano è già a quota 2 assist (Torino e Fiorentina) ed era da gennaio 2017 (contro il Chievo) che non faceva gol & passaggio vincente insieme.

EPIC A TUTTA A centrocamp­o l’uomo della spallata alla crisi nerazzurra di fine estate è Marcelo Brozovic. All’Inter mancano il cervello e i piedi dolci di un playmaker puro? No problem, l’alternativ­a è in casa. Il croato è il prototipo del giocatore brutto-sporco-cattivo. L’uomo che dà la faccia a questa Inter. Un guerriero al servizio di Spalletti.

Con il Tottenham il rumore dei suoi tackle ha esaltato i quasi 70mila di San Siro, a Genova il gol-vittoria all’ultimo respiro è stato il premio per una ripresa a tutta dopo un primo tempo da incubo; contro la Fiorentina ha «bruciato» l’erba del Meazza, smistando palloni e sbuffando sul collo degli avversari, tra l’altro poco aiutato dal compagno di zona Vecino. Insomma, se Epic Brozo riuscirà a limitare i soliti alti e bassi, i tifosi rimpianger­anno molto di meno l’assenza di un vero regista. FASCE SÌ Un altro giocatore da segno più in questi 8 giorni della svolta è Candreva: sulle fasce Spalletti ha tante soluzioni, ma Perisic è in fase down, Politano e Keita non riescono a sbloccarsi. Antonio, rimessosi in gioco con il gol a Bologna (che mancava da un campionato intero...) dopo aver stracciato la carta d’imbarco per Montecarlo, sta salendo nella qualità delle prestazion­i e nel gradimento dell’allenatore. Tiri, assist, corsa, il rigore procurato con la Viola. L’ex Lazio c’è eccome. Anche se Spalletti, come l’anno scorso, difficilme­nte lo lascia giocare tutta la partita: nell’ultimo campionato Candreva era rimasto in campo 90’ solo 9 volte (33 le partite da titolare), con il Tottenham è entrato al 64’, con Samp e Fiorentina è uscito al 69’ e al 58’ e non è stato troppo contento. NINJA Insieme all’Inter sta prendendo i giri giusti anche Radja Nainggolan: l’infortunio di luglio ha rallentato la carburazio­ne dei muscoli del Ninja, ma ogni minuto in più in campo serve a togliere la ruggine. Con la Fiorentina, poi, si è finalmente vista con più continuità la ricerca della profondità insieme con Icardi. Non siamo ancora a un’intesa vera e propria, ma due assist in area per il capitano non si erano mai visti. È un inizio: Spalletti sa che molto dell’Inter passerà dai quei due.

6 gol segnati dall’Inter quest’anno dopo il 75’: 4 in Serie A (2 al Bologna, uno a Samp e Fiorentina) e 2 in Champions contro il Tottenham

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