La Gazzetta dello Sport

La rinascita acrobatica «Se abbassi il livello, qui te lo fanno notare»

●L’argentino: «Vogliamo aiutare Ronaldo a segnare Ma in squadra sono tutti importanti»

- Filippo Conticello INVIATO A TORINO

La serata di inizio autunno è così tiepida, comoda, placida che vien voglia di rilassarsi. Di sentirsi liberi e divertirsi con poco, fosse un assist buffo di schiena o una curiosa acrobazia servita a spezzare l’incantesim­o. Ieri Paulo Dybala ha rimesso la maschera da gladiatore così, in relax, in un match che per lunghi, infiniti minuti è sembrato la mattanza del tonno. Al netto della resistenza quasi nulla del Bologna, l’argentino si è risentito di nuovo vivo. In fondo, era la partita perfetta per tirare finalmente fuori dal cassetto la Dybalamask: già all’undicesimo la Joya si è inventata un fortunoso passaggio «schienato» per Matuidi, poi sulla ribattuta di Skorupski ecco la mezza-rovesciata di destro e il gol (dedicato al papà, scomparso otto anni fa) che mancava da cinque mesi. A fine partita, con la fascia che gli ha lasciato Barzagli, ha poi ammesso con onestà: «Penso che anche prima non ho fatto brutte gare, ma qua la gente è abituata a giocatori così importanti che quando abbassi il livello te lo fanno giustament­e notare».

CORSI E RICORSI Chi ama le bizzarrie del destino avrà notato la casualità: l’ultimo gol dell’argentino era arrivato in questa partita, nel Juve-Bologna dell’anno passato giocata il 5 maggio, data mai banale nei calendari bianconeri. Da allora nessun guizzo e, dopo l’anonima passerella al Mondiale, questo inizio singhiozza­nte in campionato: nella nuova Juve creata a immagine e somiglianz­a di Cristiano, Paulo è quello che finora ha sofferto di più, nonostante il feeling sbocciato col portoghese, uno che in tanti anni di Real ha maturato un certo fiuto per il talento. Il modulo con due ali, inevitabil­mente, ha frenato il decollo di Paulo, meno adatto della concorrenz­a a spolmonars­i sulla fascia. Ma il dato non è certo immutabile, soprattutt­o con questo Dybala ritrovato che nella testa di Allegri potrebbe diventare il definitivo catenaccio tra centrocamp­o e attacco. «Non so se questa sia la Juve più forte di sempre, ma l’arrivo di Ronaldo ha portato tanto entusiasmo: il feeling con lui migliora giocando, vogliamo aiutarlo a segnare, ma in questa squadra tutti sono importanti» ha aggiunto.

DI DESTRO Contro Inzaghi Max ha costruito un modulo a due punte e alla fine la Joya ha sguazzato nella marmellata bolognese. «Ha bisogno di giocare e di crescere dal punto di vista fisico, più si conosce con Ronaldo meglio è», ha poi chiarito il tecnico. Paulo ha fatto ciò che ha voluto come ha voluto: un po’ a destra un po’ a sinistra, un tunnel di qua e un assist di là. Ma sempre col vecchio, caro, romantico sinistro. Anche se il gol è arrivato con l’altro piede, quello che usa il minimo indispensa­bile: delle 69 segnate in A, la girata di ieri sera è stata la sesta rete di destro. Come una beffa, Cristiano non ha segnato nella serata più semplice e l’atteso «Dybaldo» ha gioito solo per metà ma, in questa gita al luna park pre-Napoli, il 2-0 è davvero solo casuale. Quel tacco argentino che ha causato il giallo di Danilo, invece, è reale: significa rinascita.

 ??  ?? Dybala ha realizzato 26 gol con la Juventus nella scorsa stagione AFP
Dybala ha realizzato 26 gol con la Juventus nella scorsa stagione AFP

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy