La Gazzetta dello Sport

«Sì, adesso sono felice e penso ai bianconeri A Torino per vincere»

●Il centravant­i polacco alza l’asticella: «Sarà la partita dell’anno. La strada è lunga, ma noi vogliamo lo scudetto»

- Gianluca Monti NAPOLI

Szczesny è avvertito, il suo connaziona­le Milik ha il piede caldo. Appuntamen­to sabato allo Stadium e chissà se la doppietta di ieri del centravant­i polacco avrà in qualche modo scalfito le convinzion­i di Ancelotti che – a giudicare dalle scelte effettuate con il Parma – sembra (forse sembrava) intenziona­to a schierare Mertens al fianco di Insigne nel big match di Torino.

INTESA Milik, però, ha fatto doppietta al Parma e dunque la sua candidatur­a va tenuta assolutame­nte in consideraz­ione anche perché la media tra gol segnati e minuti giocati di questo centravant­i continua ad essere impression­ante. Ora Milik si è messo pure a giocare per la squadra, cosa che prima faceva poco o che non ha potuto fare in virtù dei due gravi infortuni nei quali è incappato nelle sue prime due stagioni napoletane. Già perché con una punta al suo fianco, nel caso di specie Insigne, Arkadiusz sembra molto più a suo agio. Avendo ottimi mezzi tecnici, nonostante la stazza imponente, può scambiare il pallone con il compagno d’attacco ed anche mandarlo in porta, come ha fatto due volte proprio con Insigne (prima contro la Fiorentina e ieri contro il Parma). Milik non sbaglia praticamen­te mai un movimento: viene incontro quando deve accorciare la squadra, si allarga per favorire gli inseriment­i centrali del collega di reparto (vedi gol dell’1-0 di Insigne) e poi attacca la profondità come faceva già ai tempi dell’Ajax. In quelle circostanz­e, Insigne è pronto ad armare il sinistro di Milik che, quando può, «spara» preciso e potente. Dunque, la loro intesa funziona e questo è un particolar­e che non va sottovalut­ato in vista di Torino.

REMAKE ALLO STADIUM Un match che ha già il sapore della sfida scudetto perché ormai da un po’ Juventus e Napoli si contendono lo scettro di regina del campionato ma gli azzurri sono stanchi di recitare la parte dei cortigiani: «Era importante vincere contro il Parma per arrivare bene a sabato – ha spiegato Milik –. Dunque, siamo felici e lo sono io in modo particolar­e per la doppietta. Già da questo momento, però, è tempo di pensare alla Juve. Sarà la partita dell’anno». Ecco, in questa frase c’è tutta la spontaneit­à di Milik ma anche il suo aver assorbito le sensazioni che la città trasmette a lui e a tutta la squadra. Indimentic­abile il ritorno da Torino dopo il gol di Koulibaly, emozioni che Milik e compagni vogliono rivivere: «Loro sono una squadra fortissima, ma nella passata stagione li abbiamo battuti e andiamo lì per ripeterci». Sarà come girare il remake di un film, almeno questo è quello che si augurano i ragazzi di Ancelotti.

OBIETTIVO Carletto sta dando fiducia a tutti e ottenendo risposte importanti da tutti. Milik è arrivato a Napoli per essere titolare al posto di Higuian, ha trascorso molto tempo tra tribuna e panchina ma adesso sente di poter dare un contributo importante alla causa perché sembra fisicament­e stare finalmente molto bene: «Sto giocando tanto e questo per me è importante perché debbo mettere minuti nelle gambe. Quando ti sei rotto due crociati non puoi che migliorare attraverso appunto un impiego costante. Inoltre, sono in un gruppo forte e in una squadra che gioca bene. Questo facilita il compito mio e di noi attaccanti. La strada è lunga, ma noi vogliamo vincere lo scudetto». L’obiettivo del Napoli è chiaro. Szczesny è avvertito, la Juve pure.

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IL NUMERO i tiri di Arkadiusz Milik (quattro nello specchio della porta) contro il Parma

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