La Gazzetta dello Sport

«Una bella prova Nel finale ho osato, si poteva vincere»

- F.f.

La sensazione è che il 3-1 subito in casa contro il Napoli non sia stato archiviato totalmente, il Torino visto ieri sera a Bergamo è apparso ancora intimorito. Perché, numeri alla mano, ha quasi preferito accontenta­rsi del pareggio. Paura di perdere? Non è assolutame­nte d’accordo Walter Mazzarri, che ha preso le distanze da questa disamina: «Ho visto un buonissimo Torino, che ha cercato di portare a casa il risultato contro un avversario, lo ricordo, molto forte. Nel finale abbiamo osato e siamo andati vicini alla vittoria».

SODDISFATT­O Il tecnico di San Vincenzo torna quindi a Torino con ottime risposte: «Abbiamo affrontato una squadra che ha dimostrato di poter fare risultato ovunque. Lo ha fatto vedere anche contro il Milan domenica, riprendend­o una partita molto difficile. Ma sono contento della nostra prestazion­e, abbiamo giocato una grande gara. Con un po’ di coraggio in più avremmo potuto portare a casa il risultati pieno, nel finale ho azzardato qualcosa proprio con questo obiettivo».

BRAVO GALLO Applausi per i giovani: «Ottimo Djidji, felicissim­o della prestazion­e di Parigini. Ha mostrato ciò che ogni allenatore vorrebbe vedere nel calcio moderno. Ero curioso di osservarli in un impegno così difficile, ho ricevuto le risposte che volevo». In difesa il Toro è andato molto bene, al contrario di un attacco che a Bergamo non ha colpito. Mazzari, però, non ci sta: «Credo valga lo stesso per l’Atalanta, anche loro non sono stati così tanto pericolosi. A noi, inoltre, manca Iago Falque. Belotti? Gran lavoro e ha lottato per la squadra. Manca solo il gol, sono certo che arriverà».

AVVERTIMEN­TO Nel finale Mazzarri analizza l’unico aspetto negativo della serata di Bergamo: «È un problema se arriviamo nei momenti cruciali della gara senza sfruttare i calci piazzati. Lavorerò su questo aspetto. Siamo una squadra giovane, a volte non c’è la cattiveria per far male». Poi il duro messaggio: «Da questo momento in campo solo chi merita. Chi non corre e lotta per i compagni starà fuori.

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LAPRESSE Walter Mazzarri, 56

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