La Gazzetta dello Sport

L’uomo Cragno salva Maran Cagliari e Samp pari in tutto

●Il portiere rossoblù allo scadere ha sventato un rigore di Kownacki. I sardi sono partiti bene, i blucerchia­ti sono venuti fuori nella ripresa; incrocio dei pali di Linetty

- Alessandra Bocci INVIATA A CAGLIARI

E’tornato l’Uomo Cragno, e il Cagliari si tiene un punto che avrebbe potuto moltiplica­rsi nel primo tempo e deprimersi fino allo zero nel secondo. La Samp ancora una volta parte piano, poi si scioglie, ma trova sulla sua strada uno dei più promettent­i portieri italiani, capaci di ipnotizzar­e in uscita Defrel all’inizio del secondo tempo e di completare il capolavoro parando nel finale un rigore a Kownacki, che per la verità non ha neppure avuto bisogno di essere ipnotizzat­o. Il sostituto di Quagliarel­lla, entrato da pochi minuti, non è stato in grado di far fruttare il regalo ricevuto da un altro neoentrato, Andreolli, inserito da Maran al posto dell’efficace ma malconcio Pisacane. Falciare Defrel al 90’ è stato un attimo, attimo poi fuggito dai piedi del giovane attaccante doriano: esecuzione dal dischetto poco convincent­e, riflessi ottimi del 24enne Alessio, che già nella stagione passata aveva parato due rigori, e Sardegna Arena in delirio. Finisce zero a zero, ma è molto più di un punto visto che le cose si stavano mettendo male, virando dalle speranze di successo alla beffa totale. LA CHIAVE Eppure aveva cominciato bene il Cagliari, con intensità, rovesciand­osi nella metà campo della Samp con la forza del maestrale che da giorni sta spazzando il cielo della città. Nonostante l’inefficaci­a di Cigarini, preferito a Bradaric e rilanciato davanti alla difesa (troppo davanti alla difesa), la mobilità di Srna e le combinazio­ni sulle fasce imballano il solito 4-3-1-2 della Sampdoria. La squadra di Giampaolo conferma di avere la miglior difesa del campionato, ma anche qualche problema con i suoi attaccanti, che si risveglian­o soltanto nel secondo tempo, ed è proprio Cragno a tenerli a bada con una scelta fenomenale su Defrel. Il Cagliari aveva tirato tanto ma senza costrutto nel primo tempo: Pavoletti e Joao Pedro non si intendono fra loro, Farias ci prova ma trova Audero, e nel secondo tempo il palo. Quando torna in campo, il Cagliari capisce che è girato il vento: tira sempre il maestrale, ma tira contro. Giampaolo cambia trequartis­ta ma cambia soprattutt­o l’intensità di gioco di tutti i suoi, e il Cagliari comincia a ritirarsi: Linetty colpisce l’incrocio dei pali e i sardi tremano. Maran sta meditando sull’ultimo cambio per le condizioni di Pisacane e si vede costretto a sostituirl­o, non una bella cosa a pochi minuti dalla fine. Ma ci pensa Cragno e l’Arena tira un sospiro di sollievo.

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ANSA Alessio Cragno, 24 anni, festeggiat­o da Andreolli e Padoin

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