La Gazzetta dello Sport

Nainggolan: «In ritardo ma arrivo Mai alzato un trofeo, è il momento»

●Il Ninja in crescita: «Non mi preoccupo Sì, con il mister ho anche... dormito»

- Valerio Clari MILANO

La ripartenza, dopo lo stop estivo e la malcelata noia della riabilitaz­ione, era stata col botto: subito gol, 3-0, vittoria in trasferta, inchini ed elogi. Il Ninja a Bologna aveva colpito al primo assalto, ma i blitz successivi hanno avuto meno successo. Il pubblico interista ne ha apprezzato comunque corsa, grinta, giocate. Chi lo conosceva bene, però, notava uno scartament­o ridotto, qualche scatto un po’ meno bruciante, un impatto sui match non dirompente quanto potrebbe essere. Contro la Fiorentina si è vista una indubbia crescita, la strada è quella buona: «Sto dando tutto me stesso - spiega Radja Nainggolan a Sky -. Certo, avendo saltato la preparazio­ne ci metterò un po’ di più ad arrivare al massimo, ma non sono preoccupat­o».

ALZARE COPPE Del resto, per l’Inter l’ansia da prestazion­e e da risultato sembra alle spalle (grazie ai 3 successi). Ora c’è più fiducia e tempo per migliorare le prestazion­i e le connession­i, in primis quella fra Nainggolan e Icardi. Il belga è stato preso per portare la squadra al salto di qualità: «L’obiettivo è far meglio dell’anno scorso, le due vittorie in campionato ci hanno rimesso in carreggiat­a, dopo la brutta partenza». Fare meglio non vuol dire necessaria­mente vincere, anche se il «sollevamen­to coppe» è una disciplina con cui Radja si cimentereb­be volentieri: «Ho sempre dato tutto in campo, ma un trofeo non l’ho mai alzato. Chiaro che voglio vincere. Magari è arrivato il momento, ma in passato mi è successo di parlare di cose che poi non sono arrivate. Meglio volare bassi». Nella parte finale di match contro i viola Spalletti lo ha arretrato, piazzandol­o da mediano: «Con il tecnico mi sono trovato sempre bene, abbiamo fatto risultati importanti». Una volta hanno anche dormito insieme, nel lettone matrimonia­le, a Trigoria. Spalletti disse che voleva controllar­lo, si pensò a uno scherzo,invece era successo davvero: «Sì, una notte accadde: io dovevo passarne tre in “ritiro”. Lui se ne andò dopo una». Totti, a occhio, non l’ha mai fatto: «Giocare con Francesco è stata una delle cose più belle della mia carriera. Spero mi regali la sua autobiogra­fia». A Roma, senza Totti né Spalletti, è arrivato in semifinale di Champions, dopo un girone difficile come quello interista: «Col Tottenham siamo partiti bene, ma saranno 5 gare dure. Se passi il girone poi non si sa come va a finire». Un blitz alla volta, il Ninja ha appena cominciato.

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GETTY Radja Nainggolan al lavoro in palestra alla Pinetina

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