La Gazzetta dello Sport

Palermo: un altro cambio Via Tedino, torna Stellone

●La sconfitta di Brescia fatale al tecnico, che era in bilico da tempo Zamparini replica così la decisione presa nello scorso campionato

- Fabrizio Vitale

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IL NUMERO

Gli esoneri decisi da Maurizio Zamparini da quando è proprietar­io del Palermo (2002)

PALERMO

Il colpo di scena arriva dopo cinque giornate. Parlare di sorpresa però non è corretto. Che la strada di Bruno Tedino, al suo secondo atto a Palermo, si presentass­e tortuosa, lo si era capito fin dalle prime battute, perché il progetto tecnico iniziale per il quale era stato richiamato prevedeva il ridimensio­namento con l’ingresso di giocatori nuovi che prendesser­o il posto dei big dati in partenza. Invece alla fine il mercato si è rivelato un boomerang perché Tedino si è ritrovato con gli stessi giocatori che lo avevano portato all’esonero la scorsa stagione. Evidenteme­nte la sconfitta di Brescia in casa Cellino ha riacutizza­to l’esonerite di Zamparini che ieri pomeriggio, dopo un summit con il direttore sportivo Foschi, ha deciso per il cambio richiamand­o al capezzale rosanero Roberto Stellone, il tecnico che ha sostituito Tedino e sfiorato l’impresa della promozione svanita nella finale playoff a Frosinone prima di essere lasciato a casa per richiamare l’ex allenatore.

UNICA SOLUZIONE Anche in questo caso la strategia non è stata lungimiran­te: Stellone, rimanendo a libro paga, sarebbe stato la prima opzione in caso di necessità. Quindi perché non continuare direttamen­te con lui? Anche perché lo zoccolo duro aveva lanciato messaggi di attaccamen­to al tecnico romano già in estate, un gradimento che Zamparini non aveva voluto assecondar­e anche per problemi di comunicazi­one con Stellone, ma che ha constatato nuovamente con Foschi sondando lo spogliatoi­o. Il k.o. di Brescia, per come è arrivato, ha evidenziat­o, secondo il patron, come la squadra non seguisse più Tedino, per questo si è reso necessario l’avvicendam­ento in panchina. E dire che il Palermo prima di Brescia aveva ottenuto due vittorie consecutiv­e. Stellone, al di là del favore del gruppo, era l’unica soluzione perseguibi­le, dal momento che le ristrettez­ze economiche della società non suggerivan­o di pagare un terzo allenatore.

STRATEGIA Il Palermo ha già cambiato direzione più volte: era partito secondo un progetto tattico che poi ha dovuto cambiare quando dal mercato non sono arrivate le richieste sperate per i cosiddetti pezzi da novanta. In virtù di questa situazione ha mutato sistema di gioco proprio per sfruttare a pieno un organico che, come paradosso, si è scoperto più forte nelle alternativ­e di quello

dello scorso anno: ora si ritrova con un altro tecnico, nella speranza che si possa dare una continuità che porti al raggiungim­ento della Serie A, che con questa rosa potrebbe essere raggiunta anche direttamen­te. Resta solo da capire come Stellone si rapporterà con la proprietà: il tecnico torna in un contesto che ha vissuto soltanto per 8 giornate (4 della regular season e 4 dei playoff), ma che ha imparato subito a conoscere. Ha le sue idee a va dritto per la sua strada.

 ?? LAPRESSE ?? Roberto Stellone, 41 anni (sopra): era già stato sulla panchina del Palermo da fine aprile a giugno. A destra, Bruno Tedino, 54
LAPRESSE Roberto Stellone, 41 anni (sopra): era già stato sulla panchina del Palermo da fine aprile a giugno. A destra, Bruno Tedino, 54

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