Mercedes contro Ferrari Ora la sfida è di gomma
●A Sochi nuove strategie con le stesse mescole di Singapore. Ma la power unit rossa...
Questione di particolari. Mancano sei gare alla fine del Mondiale, la prima si corre domenica a Sochi. E riparte la sfida tra Mercedes e Ferrari. La classifica parla di 40 punti tra il leader iridato Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. La situazione tecnica, invece, vede le due monoposto molto più vicine. Per le caratteristiche del tracciato è improbabile l’introduzione di pacchetti aerodinamici di rilievo. Ma gli uomini di Brackley e Maranello proseguono nel miglioramento di dettagli legati al circuito del GP di Russia.
VORTICI Un dato tecnico molto interessante, considerato quanto avvenuto a Singapore, è l’adozione delle stesse mescole usate a Marina Bay due settimane fa. Ma cambiano la tipologia di pista, l’asfalto e le temperature. La Mercedes a Singapore ha completato lo sviluppo di un efficiente metodo di smaltimento del calore generato in frenata, con l’adozione di cestelli dal profilo esterno concavo. Il calore prodotto in fase di frenata è stato convogliato verso l’esterno attraverso i cerchi introdotti a Spa per questo scopo. La presenza di alette/vorticatori lungo la loro corona esterna determina la formazione di vortici, durante la rotazione, che producono un effetto di suzione all’esterno del flusso d’aria calda. Inoltre le alette tendono a concentrare sulla loro sommità il calore trasmesso al cerchio, riducendo la porzione residua trasmessa all’interno dello pneumatico. Così è stata tenuta sotto controllo la pressione delle gomme posteriori. A Singapore ha costituito un vantaggio, per l’elevato numero di curve, il basso grip prodotto dall’asfalto, e l’altissimo livello di carico aerodinamico richiesto.
PIÙ GRIP A SOCHI Diverso il contesto di Sochi. Qui, il carico richiesto è medio alto, non paragonabile al GP precedente che rappresenta con Monaco un unicum. L’abrasività dell’asfalto sarà di poco inferiore ma, per contro, il grip generato è di molto superiore (in un rapporto di 3 a 1). Il fatto che Ferrari e Mercedes abbiano effettuato una scelta tra le mescole disponibili (Soft, Ultra, Hyper) identica a Singapore, non indica che le strategie saranno le stesse. Qui le Hyper Soft non dovrebbero essere la scelta obbligata per iniziare la gara. Il differente livello di performance e durata tra le Ultra e le Hyper dovrebbe consentire di utilizzare le prime nello stint di gara iniziale, per poi passare alla mescola più morbida in seguito. Stavolta potremmo assistere a strategie diverse.
LA CHIAVE
La pista favorisce potenza e trazione, dove il Cavallino sembra in vantaggio
Ma lo smaltimento di calore in frenata aiuta i rivali nel gestire le coperture
POTENZA E poi c’è la power unit. Se a Singapore era ininfluente o quasi, a Sochi i lunghi rettilinei favoriscono chi dispone di un surplus di potenza e trazione in uscita di curva. Spa, dove hanno debuttato le ultime evoluzioni delle PU di Ferrari e Mercedes, aveva dato l‘impressione che il propulsore di Maranello fosse in vantaggio. Lo scorso anno in Russia alla partenza Vettel, in pole, fu infilato alla prima curva da Bottas. Il mutato panorama tecnico dovrebbe mettere la Ferrari al riparo da una simile eventualità, e non solo. Vedremo...